Meticci e trovatelli

Non era un cane comune, non era un bastardo; era un composito. Un cane composito è un cane che si compone di tutte le qualità positive presenti nelle razze canine; mentre un bastardo si forma con tutta la robaccia che avanza.
- MARK TWAIN -

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L'ordinamento gerarchico
 
Problemi di imprinting

I TROVATELLI DI Caterina Taddonio

I cani meticci sono cani nati da incroci di razze diverse, pertanto non hanno uno standard e in una stessa cucciolata possono esserci cani molto diversi tra loro per colore, grandezza e tipo di pelo. Spesso si tratta di cani randagi che si riuniscono in branchi, scelgono una zona e ne marcano il confine. Solitamente questi branchi non sono aggressivi, anche se molto dipende dalle esperienze che hanno avuto avvicinandosi all'uomo. Il carattere dei meticci si forma nella strada, per cui ci sono molte differenze da cane a cane: alcuni sono molto socievoli e vivaci, altri sono diffidenti o scontrosi. Il più delle volte basta dargli un po' da mangiare per renderli più docili e avvicinarli. Non raramente capita di vedere questi cani giocare tranquillamente con i bambini, ma abbaiare furiosamente ad ogni auto che passa: evidentemente la loro esperienza con il traffico e le macchine non è delle più gradevoli, poiché molti di loro rischiano di essere investiti, o rimangono feriti, a volte mutilati in seguito ad incidenti del genere. Da qualche anno mi occupo del randagismo, cerco cioè di togliere quanti più cani dalla strada affidandoli a persone che siano seriamente intenzionate a curarli ed amarli. Ma non sempre è facile trovare loro un padrone. Vi racconterò brevemente la mia esperienza. Ho cominciato quando ho trovato un cagnolino che dormiva sotto la mia auto. Si trattava di un cane nero, di taglia media a pelo lungo che vagamente ricordava un pastore belga. Inizialmente il cane era molto diffidente e quando mi ha visto si è allontanato subito. Il giorno seguente gli ho portato un po' di cibo in una ciotola di plastica e mi sono scostata un poco. Il cagnetto piano piano si avvicinava alla ciotola, annusava il suo contenuto e cominciava a mangiare. Ogni tanto alzava la testa e mi guardava. Dopo due o tre giorni si è fatto accarezzare sulla testa e ogni volta che mi vedeva uscire mi veniva dietro. Se però mi avvicinavo troppo mentre stava mangiando, ringhiava e mi mostrava i denti. Dopo una settimana sono riuscita ad accarezzarlo mentre stava mangiando. Infine i suoi occhi nocciola erano così teneri che ho deciso di portarlo a casa. E' stato il mio primo cane e non lo dimenticherò mai. Successivamente ho sempre cercato di curare i cani che ho trovato per strada, li ho portati dal veterinario per le vaccinazioni, gli ho messo l'antipulci e quando erano feriti (perché magari venivano investiti o maltrattati) li ho fatti curare. Per fortuna il mio veterinario è anche un amico e mi fa un trattamento economico speciale! Ora sto cercando di affidarne qualcuno a famiglie che desiderano avere un animale in casa.

LA STORIA DI LILLI

Non vi ho mai raccontato la triste storia di Lilli, la barboncina bianca di otto anni che vive con i miei. Lilli è arrivata tra noi due anni fa. Avevamo perso da pochi mesi Pepe, un dolcissimo meticcio vissuto con noi per sedici anni :-((((( Lilli è stata scaricata dai precedenti proprietari in un negozio dove una nostra conoscente lavora come toelettatrice con la sola squallida spiegazione che non la volevano più, si erano stufati di tenerla, tanto ormai il figlio era grande ... Se non si fosse trovata una sistemazione entro breve, l'avrebbero portata al canile.
La sera stessa Lilli è arrivata a casa nostra. Spaventatissima, tristissima ed inavvicinabile. Ci faceva una pena tremenda. Quella "brava famigliola" la teneva chiusa sul balcone tutto il giorno da sola, non era abituata ad uscire per i suoi bisognini ... quando scappa, scappa ... abbiamo dovuto pulire molte volte, ma poi ha imparato ad uscire in giardino. Le avevano fatto solamente le prime vaccinazioni, poi nemmeno una per ben sei anni. Non l'avevano nemmeno fatta tatuare. Crediamo anche che la picchiassero perché aveva una paura incontrollabile di gesti innocui nel tentativo di avvicinarla, paura che si tramutava in un bel morso. Se ci vedeva con la scopa in mano, si appiattiva sul pavimento tremando come una foglia e strisciando si andava a nascondere. Forse aspettava le botte ! Aveva una strana mania: si grattava il dorso fino a perdere il pelo ed a farlo sanguinare ... secondo voi è possibile che facesse così per i traumi subiti ?
Ora non lo fa più. Noi l'abbiamo curata, vaccinata, tatuata e le abbiamo donato l'amore che non ha mai conosciuto e di cui aveva tanto bisogno. Ci sono voluti mesi di coccole e giochi affinché si fidasse di nuovo delle persone, non è stato facile. L'inferno per lei è finito ... ne è rimasta una cagnina dal caratterino difficile, possessiva, a volte nervosetta. Gli altri cani li sopporta purché a debita distanza, credo perché non ha mai avuto modo di socializzare con i suoi simili. Lo stesso è adorabile, dolcissima, coccolona, affettuosa, giocosa ... quando guardo i suoi occhioni neri vorrei poter cancellare il suo triste passato e con esso le 'brave famigliole'.
 
Elena

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