Non era un cane comune, non era un bastardo; era
un composito. Un cane composito è un cane che si compone di tutte le
qualità positive presenti nelle razze canine; mentre un bastardo si
forma con tutta la robaccia che avanza.
- MARK TWAIN -
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I cani meticci sono cani nati da incroci di razze diverse,
pertanto non hanno uno standard e in una stessa cucciolata possono
esserci cani molto diversi tra loro per colore, grandezza e tipo di
pelo. Spesso si tratta di cani randagi che si riuniscono in branchi,
scelgono una zona e ne marcano il confine. Solitamente questi branchi
non sono aggressivi, anche se molto dipende dalle esperienze che
hanno avuto avvicinandosi all'uomo. Il carattere dei meticci si forma
nella strada, per cui ci sono molte differenze da cane a cane: alcuni
sono molto socievoli e vivaci, altri sono diffidenti o scontrosi. Il
più delle volte basta dargli un po' da mangiare per renderli più
docili e avvicinarli. Non raramente capita di vedere questi cani
giocare tranquillamente con i bambini, ma abbaiare furiosamente ad
ogni auto che passa: evidentemente la loro esperienza con il traffico
e le macchine non è delle più gradevoli, poiché molti di loro
rischiano di essere investiti, o rimangono feriti, a volte mutilati
in seguito ad incidenti del genere. Da qualche anno mi occupo del
randagismo, cerco cioè di togliere quanti più cani dalla strada
affidandoli a persone che siano seriamente intenzionate a curarli ed
amarli. Ma non sempre è facile trovare loro un padrone. Vi racconterò
brevemente la mia esperienza. Ho cominciato quando ho trovato un
cagnolino che dormiva sotto la mia auto. Si trattava di un cane nero,
di taglia media a pelo lungo che vagamente ricordava un pastore
belga. Inizialmente il cane era molto diffidente e quando mi ha visto
si è allontanato subito. Il giorno seguente gli ho portato un po' di
cibo in una ciotola di plastica e mi sono scostata un poco. Il
cagnetto piano piano si avvicinava alla ciotola, annusava il suo
contenuto e cominciava a mangiare. Ogni tanto alzava la testa e mi
guardava. Dopo due o tre giorni si è fatto accarezzare sulla testa e
ogni volta che mi vedeva uscire mi veniva dietro. Se però mi
avvicinavo troppo mentre stava mangiando, ringhiava e mi mostrava i
denti. Dopo una settimana sono riuscita ad accarezzarlo mentre stava
mangiando. Infine i suoi occhi nocciola erano così teneri che ho
deciso di portarlo a casa. E' stato il mio primo cane e non lo
dimenticherò mai. Successivamente ho sempre cercato di curare i cani
che ho trovato per strada, li ho portati dal veterinario per le
vaccinazioni, gli ho messo l'antipulci e quando erano feriti (perché
magari venivano investiti o maltrattati) li ho fatti curare. Per
fortuna il mio veterinario è anche un amico e mi fa un trattamento
economico speciale! Ora sto cercando di affidarne qualcuno a famiglie
che desiderano avere un animale in casa.
LA STORIA DI LILLI
Non vi ho mai raccontato la triste storia di Lilli, la barboncina
bianca di otto anni che vive con i miei. Lilli è arrivata tra noi due
anni fa. Avevamo perso da pochi mesi Pepe, un dolcissimo meticcio
vissuto con noi per sedici anni :-((((( Lilli è stata scaricata dai
precedenti proprietari in un negozio dove una nostra conoscente
lavora come toelettatrice con la sola squallida spiegazione che non
la volevano più, si erano stufati di tenerla, tanto ormai il figlio
era grande ... Se non si fosse trovata una sistemazione entro breve,
l'avrebbero portata al canile.
La sera stessa Lilli è arrivata a casa nostra. Spaventatissima,
tristissima ed inavvicinabile. Ci faceva una pena tremenda. Quella
"brava famigliola" la teneva chiusa sul balcone tutto il giorno da
sola, non era abituata ad uscire per i suoi bisognini ... quando
scappa, scappa ... abbiamo dovuto pulire molte volte, ma poi ha
imparato ad uscire in giardino. Le avevano fatto solamente le prime
vaccinazioni, poi nemmeno una per ben sei anni. Non l'avevano nemmeno
fatta tatuare. Crediamo anche che la picchiassero perché aveva una
paura incontrollabile di gesti innocui nel tentativo di avvicinarla,
paura che si tramutava in un bel morso. Se ci vedeva con la scopa in
mano, si appiattiva sul pavimento tremando come una foglia e
strisciando si andava a nascondere. Forse aspettava le botte ! Aveva
una strana mania: si grattava il dorso fino a perdere il pelo ed a
farlo sanguinare ... secondo voi è possibile che facesse così per i
traumi subiti ?
Ora non lo fa più. Noi l'abbiamo curata, vaccinata, tatuata e le
abbiamo donato l'amore che non ha mai conosciuto e di cui aveva tanto
bisogno. Ci sono voluti mesi di coccole e giochi affinché si fidasse
di nuovo delle persone, non è stato facile. L'inferno per lei è
finito ... ne è rimasta una cagnina dal caratterino difficile,
possessiva, a volte nervosetta. Gli altri cani li sopporta purché a
debita distanza, credo perché non ha mai avuto modo di socializzare
con i suoi simili. Lo stesso è adorabile, dolcissima, coccolona,
affettuosa, giocosa ... quando guardo i suoi occhioni neri vorrei
poter cancellare il suo triste passato e con esso le 'brave
famigliole'.
Elena
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