scritto da Sorbole sul newsgroup it.discussioni.animali.cani

Come tutte le mattine il cane Amedeo si svegliò piuttosto tardi. Si
stiracchiò e si rese ben presto conto che tutti avevano già fatto colazione
e per lui non era rimasto niente. Curiosando qua e là trovò però quello
strano mobile con sopra l'acquario dove i suoi umani hanno ricavato la casa
dei gattini.
"C'è nessuno?" chiese Amedeo mettendo la testa nella porta d'ingresso.
"No, nessuno!" - rispose una voce miagolante.
"Dev'esserci qualcuno, perché qualcuno ha risposto nessuno" pensò tra sé
Amedeo infilando l'intera testa in quella specie di tana artificiale.
"Dallas, sei tu?" chiese Amedeo. "Chi, io? Nooo" - disse Dallas
"Ah.." - disse Amedeo - "Mica sai dov'è andato Dallas"
"E' andato a trovare il suo grandissimo amico Amedeo"
"Ma sono IO Amedeo!!" - disse con tono sorpreso.
"tu chi?"
"Amedeo!"
"Ma va là.  Sei sicuro?"  disse Dallas
"Sicurissimo"
"Vabbeh, allora vieni dentro"
Amedeo sgattaiolò a fatica dentro alla casetta.
"Avevi ragione" - disse Dallas "sei Amedeo. Benvenuto."
"E chi credevi che potessi essere?"
"Boh, non lo so... sai com'è, coi tempi che corrono... posso offrirti
qualche cosa?".
"Sì, mangerei un po' dei tuoi croccantini per gatti vietati ai cani"
"dammene pure anche tanti se vuoi" aggiunse poi.
E dopo averli mangiati tutti, il cane Amedeo convinse il gatto Dallas a
farsi consegnare anche quelli delle sue coinquiline Dynasty e Melly
approfittando della loro assenza.
Mangiò e mangiò e mangiò ancora.
"Lo sai che questa casetta speciale è stata costruita per tener fuori i
 cani" - gli ricordò Dallas.
"Sì, i cani estranei" - disse Amedeo mangiando l'ultimo croccantino - "ma io
sono tuo amico".
Quando fu ora di salutare il compagno, Amedeo provò a uscire dalla casetta.
Ma ahimè aveva mangiato così tanto che non passava più dalla porta. E vi
rimase incastrato.
"Questo succede a mangiare troppo" - disse il gatto Dallas
"No, questo succede a fare porte troppo piccole" disse Amedeo. Vai a
chiamare il bimbo Valerio".
Quando il bimbo Valerio tornò dall'Asilo nido e vide il cane Amedeo
intrappolato nella casa dei gatti disse "Arda!! Ta ta ta ta ta gatt ba."
Amedeo si rassegnò a rimanere in quello stato senza mangiare né bere finché
non fosse dimagrito a sufficienza.
"Speriamo non rientri donna Laura" - pensò Amedeo.
Passò invece Sorbolino. "Sei rimasto incastrato?" - chiese. "No, sto
solamente riposandomi".
"A me invece sembra proprio che tu sia rimasto incastrato" disse Sorbolino
avvicinandosi. Allora Amedeo prese Sorbolino e lo uccise.
Intanto il bimbo Valerio aveva radunato tutti i suoi amici.
Prima tirò la Clizia. Tirò e tirò e tirò. Amedeo rimaneva sempre
imprigionato. Allora si unì la Dynasty. Tirò, tirò e tirò. E Amedeo restava
sempre al punto di partenza. Poi si unì la Cicles. Tirò, tirò e tirò. E
Amedeo non si muoveva di un millimetro. Poi arrivò pure il canarino Deejay.
Tirò, tirò e tirò. Poi la canarina Aida. Tirò, tirò e tirò. Poi il canarino
Francesco, poi la Illary e Pier canarino. Tutti tirarno, tirarono e tirarono
mentre Amedeo restava sempre intrappolato. A quel punto arrivò donna Laura.
"Posso tirare anch'io?"
"Mi dispiace, l'abbiamo finita" dissero gli animaletti.
Fine