scritto da Sorbole sul newsgroup it.discussioni.animali.cani

C'era una volta una terra virtuale non troppo lontana, nella quale viveva un
buon re. Il paesello era in pace, tutti erano vicini e amici, sicché il re
avrebbe potuto essere perfettamente felice nel suo castello virtuale al
centro del newsgroup. E invece non lo era, perché non aveva bambini. Per
molto tempo aveva desiderato un erede e aveva provato tanto, ma tanto tanto
tanto. Ma niente. L'erede non arrivava. Poi un giorno decise di provare
coinvolgendo anche una donna. Andò in un newsgroup vicino e conobbe una
bellissima regina  e il loro desiderio fu appagato immediatamente. Appena un
anno dopo il matrimonio nacque un bambino. Esso aveva i baffi così lunghi
che lo chiamarono Valerio Amedeo. E' vero eh.. Valerio Amedeo. Giuro. 892!

Tutta la popolazione, dal più giovane al più anziano, fu invitata a rendere
omaggio al piccolo principe. Fu un giorno pieno di gioia e di esultanza.
Quel mattino la rete brulicava di folla festante. Il paypal era intasato.
Erano i contadini che portavano al castello i frutti migliori della loro
terra, le pecore più grasse e lanose, gli impianti stereo più moderni,
masterizzatori, televisori al plasmon, navigatori gps (coraggio, non siate timidi!!!),

ma soprattutto ognuno di loro offriva il suo cuore semplice e
devoto.  C'erano anche i cavalieri blogghisti nelle splendide armature, gli
chef di hobby cucina, i cefalgici cronici e le amabili dame gattomunite
provenienti dai paesi vicini. Erano venuti per inneggiare al re e alla
regina. ma specialmente al piccolo Valerio Amedeo.

Su usenet sventolavano bandiere e stendardi; i newsgroup erano affollati di
gente felice, ma i più felici erano coloro che si trovavano in sala parto
col palmare. Il re Denis e la regina Laura. A poca distanza dalla culla, il
re e la regina stavano chattando amichevolmente con i due ospiti più
graditi: la regina Francy e la sua piccola principessa Martina. I due
sovrani avevano sempre sognato di creare la varietà riccia del bassethound,
così da quel giorno il principe Valerio Amedeo e la principessa Martina,
almeno secondo il desiderio dei genitori, divennero promessi sposi e soci in
affisso. Ora i bambini non interessavano ancora la principessa Martina, ma
in quel momento il suo sguardo fu attratto da qualche cosa: tre piccoli
splendenti esseri scendevano fluttuando lungo un soffio di fuliggine.

Erano le tre befane di Idac: Muffola, Rossella e Zoot.  Venivano anch'esse a
presentare i loro doni al principe.

Rossella fu la prima a parlare: - Principe, io ti proto il dno della
louqacità  - e un pulviscolo di caratteri grafici doarti tutti msecolati
avovlse lac ulla.

Poi si avvicinò la befana di nome Zoot: - il mio dono è la raffinatezza; il
garbo e la signorilità accompagneranno tutta la tua vita.

-         Dolce principe - incominciò a dire la terza befana - il mio dono
per te, sarà.. - ma prima che potesse aggiungere altro, apparve Nina, la
strega terribile.

-         Anch'io desidero elargire un dono al bimbo per dimostrarvi che non
serbo rancore per tutti i pasticcini all'uovo grondanti di sangue di cui vi
state strafogando e per il fatto che siete tutti degli assassini carnivori e
vi auguro a tutti la stessa dolce morte che date agli animali indifesi.
Prima che il sole cali sul sedicesimo compleanno  del piccolo Valerio
Amedeo..

Ma in quel preciso istante, spuntò dal nulla un non ben precisato gatto blu,
che con una zampata veloce tagliò la strega Nina in tante piccole fettine.

. no, perché.. siccome la storia la scrivo io.. vi pare che potessi gufare
il destino del piccolo Valerio Amedeo fin dall'inizio? E poi è inutile
tenerla lunga quando sappiamo tutti come deve andare a finire.

Quindi alla befana Muffola, a cui inviamo di sfuggita cordiali saluti,
rimase pure il terzo dono.quindi. il dono della bellezza gliel'abbiamo già
dato noi (modestamente). rimarrebbe quella villetta in costa Smeralda.