scritto da Adelina Borsetto
Luna e Dea
Io allevo Yorkshire e voglio raccontare un episodio vero che è accaduto a due mie Yorkies
La mia cagnolina Luna era molto nervosa perché viveva sempre con sua figlia Dea e ora questa sembrava quasi sparita e Luna era ogni giorno sempre più nervosa. Alla fine decisi di farla sbirciare nella stanza dove c'era Dea che a sua volta aveva i suoi primi cuccioli da crescere; appena Luna vide la figlia subito si calmò.
Luna corse in cucina e pretese che io le dessi un panino che era sul tavolo della cucina perchè era mezzogiorno e il tavolo era apparecchiato per il pranzo; afferrò il panino con la bocca e si diresse molto decisamente verso la stanza dei cuccioli, si fece aprire da me la porta e con una dolcezza infinita depositò il panino davanti alla cesta dove c'era Dea, diede una occhiata un po' curiosa ai cuccioli della figlia e se ne andò in punta di piedi con una espressione di felicità sul viso veramente indescrivibile; da quel giorno e per tutti i giorni in cui Dea soggiornò nella stanza dei cuccioli, Luna portava in bocca un panino e lo depositava delicatamente davanti alla cesta della figlia.
Questo è l'amore che una mamma Yorkshire ha sempre nel cuore per i suoi figli anche quando questi sono cresciuti e penso che dovrebbe essere di esempio anche per molti di noi.
N.B.: Luna e Dea non mangiavano il pane :-))
Questo è l'episodio della mia vita con i miei Yorkshire che amo di più ricordare ma, è solo uno dei tanti; la mia vita senza i miei Yorkies non riesco nemmeno ad immaginarla, loro sono la gioia di mio marito e mia, e i nostri vecchi sono la nostra storia ed è bello ricordare tutte le emozioni meravigliose che ci hanno regalato.
Il mio Max
Non so esattamente in che giorno nacque il mio bellissimo gattone Max, ma posso raccontare come io, anzi, come mio marito lo trovò, un giorno di inizio maggio di tanti anni fa.
Per andare al lavoro percorrevo ogni giorno la stessa strada, una mattina passando vicino a un bosco che c'è dietro casa mia sento il miagolio di un gattino; si capiva che era un cucciolo, pensavo che cercasse la mamma; al ritorno dal lavoro risento ancora la voce del gattino, mi avvicino nella direzione da dove proviene la voce ma niente, silenzio, lo stesso succede la mattina successiva; quando rientro a mezzogiorno racconto a mio marito questo episodio e gli raccomando di cercare il gattino nel pomeriggio.
Mio marito lo cerca ma appena si avvicinava al bosco il gattino non miagolava più e così fu impossibile individuarlo; il mattino seguente risentii lo stesso miagolio ma più debole, ritornai indietro con l'automobile ma niente, rientrai in casa e chiesi a mio marito di fare il possibile e l'impossibile per trovare il gattino, ero ormai preoccupata.
Mio marito Giacomo si appostò all'inizio del bosco e aspettò; dopo un po' sentì un debolissimo lamento e di colpo alzò lo sguardo e lo vide, cioè vide una borsa di plastica che si muoveva appena attaccata ad un albero, e capì subito che era lì che c'era il cucciolo. Giacomo aprì la borsa e fece ricorso a tutto il suo sangue freddo per poter prendere in mano un gattino di non più di quindici giorni rimasto chiuso in una busta di plastica senza mangiare nè bere al freddo della notte e tutto bagnato dalla sua pipì; senza indugi si precipitò dal nostro veterinario che si occupò con molto amore e professionalità dello sventurato cucciolo e, rimessolo in sesto disse a mio marito: "Ecco, adesso è a posto ha solo bisogno di una mamma che lo allatti e lo accudisca"... facile da dire ma come farlo????? Giacomo mentre tornava con il cucciolo dentro la giacca rifletteva su cosa fare, e lì ebbe una stupenda intuizione.
Noi avevamo a casa la nostra Luna che aveva i cuccioli e quindi aveva il latte ma Luna NON amava i gatti, che fare?????
Mio marito appena a casa decise di tentare il tutto per tutto e mise il gattino insieme ai nostri cuccioli di Yorky e........ miracolo della natura Luna lo leccò e lo allattò come se fosse un suo cucciolo.
Max, così lo abbiamo chiamato, è cresciuto ed è diventato un magnifico gatto, per più di un anno però ha creduto di essere un cane; era una scena straordinaria vedere lui che correva in giardino con i miei Yorkies che abbaiavano e lui con suo enorme stupore "miagolava"!
Amava Luna come una madre e Dea figlia della nostra Luna come una sorella e loro lo ha amato immensamente, Max era dolce, affettuoso, gentile, educato, era un amore. Luna Dea e Max ora non ci sono più ma la loro storia penso dovrebbe farci riflettere sia sulla mancanza di sensibilità delle persone che hanno abbandonato Max, sia della lezione di amore e tolleranza che ha dato una piccola femmina di Yorkshire che, al di là di ogni divisione di razza ha accolto un cucciolo non suo e lo ha trattato ne più ne meno come uno dei suoi yorkies.