Scritto da Cap. Ripley

Vademecum per animalini espatriatori

Possono venire molte buone idee nel corso di un’ esistenza umana, e una di queste è senza dubbio il non privarsi della compagnia del proprio amico a quattro zampe in caso di espatrio.

Sfortunatamente, se il suddetto espatrio riguarda gli United Kingdom, l’esperienza potrebbe trasformarsi ben presto in un incubo kafkiano, sia per le dure leggi inglesi, sia per l’ignoranza diffusa degli enti italiani sull’argomento.

Prima che cominciate a elaborare sistemi empirici per eludere sia l’una che l’altra cosa - tipo infilare il vostro cane o gatto narcotizzato sotto il maglione spacciandolo per una gravidanza o per una pronunciata pancia da birra – leggete qua sotto.

Di che cosa si tratta? La risoluzione a tutti i vostri problemi.

Oddio, non esageriamo. Diciamo la risoluzione a tutti i vostri problemi legati all’espatrio del vostro animaletto. Se avete davvero una pronunciata pancia da birra o una gravidanza, ad esempio, io non posso farci proprio niente.

 

COSA MI SERVE PER FAR ESPATRIARE IL MIO TROTTOLINO:

 

Quel che vi serve per l’espatrio è il Pet Travel Scheme (PETS).

Questo documento è rilasciato dal Department for Environment, Food & Rural Affaire (DEFRA), ovvero l’ente inglese che si occupa - tra le altre cose - degli animali domestici in arrivo negli United Kingdom.

Il DEFRA rilascia il PETS a quegli animali domestici (cani e gatti) che sono stati:

 

  1. Microcippati

  2. Vaccinati contro la rabbia

  3. Sottoposti a un esame del sangue

  4. Sottoposti a un trattamento contro vermi, pulci e zecche

 

E’ inoltre necessaria una vostra dichiarazione nella quale assicuriate che il vostro animale non abbia lasciato l’Italia nei sei mesi precedenti al viaggio in U.K.

 

COME OTTENERE QUELL’ACCIDENTI DI “PETS”:

 

  1. La Cippatura

 

Procediamo con ordine: prima di tutto dovete recarvi dal vostro veterinario di fiducia e far cippare il vostro animaletto. E’ un operazione (quasi) indolore, che solitamente non richiede anestesia, e si sbriga in cinque minuti (sempre che il vostro tesoruccio non strappi via a morsi o a graffi la faccia del vet), e non arreca alcun danno o effetto collaterale alla bestiola.

Si tratta di un microchip che viene inoculato – di solito nel collo dell’animaletto – tramite una siringa dall’ago leggermente più grosso. Questo microchip in seguito potrà venir “letto” ogni volta che lo si desidera con uno scanner idoneo, e contiene i dati basilari del cane o del gatto.

E’ particolarmente importante che il chip sia leggibile, e rivesta gli standard europei. La DEFRA consiglia i chip che possano essere letti dai seguenti scanner:

  1. ISO Standard 11784

  2. Annex A to ISO Standard 11785

Fate controllare dal vostro vet la leggibilità del chip prima di procedere.

Nel caso infatti che il chip non sia leggibile con gli scanner sopraccitati, voi stessi dovreste procurarvi uno scanner idoneo, e non ve lo consiglio proprio.

 

  1. La vaccinazione antirabbica

 

Bene, ora che il vostro animalino possiede un chip tutto suo (e vi guarda orripilato come a chiedervi “Come hai potuto farmi questo?”), è giunta l’ora di vaccinarlo contro la rabbia. E’ assolutamente importante che la vaccinazione avvenga dopo la cippatura, e mai il contrario. Nel caso sia stato già vaccinato in precedenza, dovrà comunque essere vaccinato di nuovo dopo la cippatura.

E’ altrettanto importante che l’animalino abbia compiuto almeno tre mesi d’età, e che il vostro vet alleghi i seguenti dati:

  1. Data di nascita ed età

  2. Numero di microchip

  3. Tipo di scanner

  4. Data di vaccinazione

  5. Nome e marca del vaccino

La vaccinazione di richiamo andrà fatta entro un anno dalla prima vaccinazione, ma successivamente all’esame del sangue, e verrà trattata nel punto 5.

 

3 – L’esame del sangue

 

Eccoci alla bestia nera della trafila, dunque spalancate gli occhietti!

In seguito alla vaccinazione antirabbica, dovrete attendere SEI MESI prima di riportare l’animalino dal vet per il prelievo del sangue.

Mettetela così, se il vet fosse stato deturpato dalla vostra bestiola, credo che sei mesi di non frequentazione siano il minimo affinché egli desideri rivedere il vostro coccolo.

Comunque sia, dovrete aspettare questi sei mesi per procedere alla trafila.

Alla scadenza del sesto mese può essere effettuato l’esame del sangue.

Il campione prelevato, più i dati dell’animalino, dovranno poi essere spediti a un laboratorio riconosciuto dalla DEFRA, per la certificazione ufficiale.

I laboratori italiani riconosciuti dalla DEFRA sono:

 

  1. ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLE VENEZIE

Via Romea 14/A

35020 Legonaro (PD)

ITALY

Tel: 049 8084261

Fax: 049 8830046

  1. ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLE REGIONI

LAZIO E TOSCANA

Via Appia Nuova 1411

00178 Roma

ITALY

Tel: 06 790991

Fax: 06 79340724

Soltanto questi due laboratori potranno rilasciare un documento accettabile per la DEFRA. Quindi non fate di testa vostra.

Dopo un periodo più o meno breve (per info sicure su questo punto, conviene telefonare) il laboratorio vi spedirà il risultato del test sull’esame del sangue.

Se il referto è negativo alla rabbia, il vostro animalino è a un buon punto della trafila, altrimenti toccherà fare tutto da capo (maledizioni & bestemmie).

Vi verrà rilasciata una copia della certificazione, che andrà allegata insieme alle generalità, il numero di chip, e i dati sul vaccino. Ora il vostro trottolino è pronto per l’antirabbica di richiamo.

 

  1. La vaccinazione di richiamo

 

L’antirabbica di richiamo va dunque effettuata quando avete già in mano i referti di laboratorio sull’esame del sangue, e non oltre un anno dalla prima vaccinazione. Approssimativamente avrete dunque un cinque mesi di tempo per farla. Abbiate cura di non superare l’anno di tempo dalla prima vaccinazione, poiché in quel caso vi toccherebbe ricominciare tutto da capo (maledizioni & bestemmie 2).

In seguito aggiungete ai dati e alla copia della certificazione che già possedete, anche il nome del vaccino di richiamo (che è lo stesso del primo), e la data della vaccinazione di richiamo.

 

  1. A un passo dal PETS

 

Tutti questi dati dove diavolo li dovete mandare?

Ebbene, a questo punto dovrete rivolgervi direttamente alla DEFRA, e in seguito alla vostra ASL.

La DEFRA vi spedirà il modulo apposito da riempire con tutti i dati che avete raccolto (generalità dell’animalino, numero di microchip, tipo di scanner, nome e date del vaccino e del richiamo), nonché la dichiarazione da firmare per certificare che l’animalino è sotto la vostra protezione e che non ha lasciato l’Italia nei sei mesi precedenti al viaggio in U.K.

Niente paura, si fideranno della vostra firma, e non sarà necessario spedir loro foto autenticate e datate della vostra temibile bestiola di fronte al Colosseo.

Per farvi spedire i moduli scrivete a:

 

DEFRA

Pet Travel Scheme Helpline
Department for Environment, Food and Rural Affairs
Area 201
1a Page Street,
London
SW1P 4PQ

Tel: +44 (0)870 241 1710

Fax: +44 (0)20 7904 6206

E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Oppure a:

 

DEFRA

Quarantine Section
Department for Environment, Food and Rural Affairs
Area 209, 1a Page Street,
London
SW1P 4PQ 

Tel: +44 (0)20 7904 6222

Fax: +44 (0)20 7904 6834

E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Meglio comunque per sicurezza dare prima un occhiatina al sito, dove ci sono gli aggiornamenti in tempo reale, tutto lo schema del PETS, nonché l’intera trafila in lingua inglese. Questo il link:

 

http://www.defra.gov.uk/animalh/animindx.htm

 

Dopo aver contattato la DEFRA, e aver ottenuto i moduli da compilare, dovrete recarvi alla ASL più vicina provvista di Servizio Veterinario ASL. Solo loro infatti potranno trascrivere i dati del vostro vet in un modulo ufficiale bilingue (italiano/inglese) che andrà allegato al documento inglese PETS fornito dalla DEFRA. Questi due documenti, più il referto del test sanguigno rilasciato dal laboratorio, sono il PETS completo.

Ce l’avete fatta! Il vostro bestiolo è quasi pronto per partire.

 

  1. Il trattamento contro vermi, pulci e zecche

 

Questo ultimo punto riguarda di nuovo il vostro vet, e va effettuato alla vigilia della partenza.

Infatti - senza eccezioni - il trattamento va somministrato tra le 24 e 48 ore prima dell’imbarco, e il documento di certificazione deve esservi fornito dalla ASL o comunque da un ente governativo ufficiale. Non temete, è facilmente reperibile, e di solito viene fornito con i documenti che la DEFRA vi ha spedito. In caso contrario, il vostro stesso veterinario dovrebbe possedere documenti di questo tipo.

Il documento dovrà mostrare anche il numero di chip, la data e l’ora del trattamento, e il nome del farmaco. Infine, il vostro vet dovrà firmarlo, bollarlo e datarlo.

E’ assolutamente importante che questa ultima certificazione sia idonea, poiché verrà controllata - insieme al resto della vostra documentazione - nel momento dell’imbarco, e se qualcosa non quaglia non vi fanno partire l’animalino (maledizioni & bestemmie 3).

 

PRONTI, PARTENZA, VIA!:

 

Orbene!

Avete il PETS, avete il documento della ASL, avete il referto dell’Istituto Zootecnico, e avete la certificazione contro i vermi, pulci e zecche.

E’ il momento di partire, come farlo?

 

Posso viaggiare?

E’ necessario che il vostro animalino sia in condizioni ottimali prima di intraprendere il viaggio, altrimenti verrà comunque bloccato all’imbarco, qualsiasi certificazioni abbiate.

Per condizioni ottimali si intende che:

  1. Non abbia malattie o ferite (a meno che non siano minuscoli taglietti o raffreddori)

  2. Non sia neonato con il cordone ombelicale non ancora guarito (e comunque il PETS è per animalini che abbiano almeno 10 mesi di vita)

  3. Non sia capace di nutrirsi da solo e viaggi senza sua madre

  4. Non abbia partorito da meno di 48 ore

  5. Non sia incinta nonché propensa allo sforno del pargolo durante il viaggio

Non vengono neppure accettati animalini sedati, a meno che non si abbia con sé la certificazione del proprio vet, completa di nome del sedativo, dosaggio e data e ora della somministrazione.

 

La cuccia viaggiante

 

Il vostro animalino deve viaggiare comodo. Pertanto esistono norme ben precise sulle dimensioni e caratteristiche del kennel, su qualsiasi mezzo di trasporto intendiate farlo viaggiare.

Questi sono gli standard di viaggio, ignorateli, e vi ritroverete con un animalino furibondo bloccato in aeroporto o al confine italiano (maledizioni & bestemmie 4):

  1. Fino ai 14 chili (cadauno), due animalini possono viaggiare nello stesso kennel

  2. Tre animalini cuccioli (minimo tre mesi) possono viaggiare nello stesso kennel

  3. Le dimensioni del kennel dipendono dalle dimensioni dell’animalino (urka che notizia!), ovvero:

 

Le misure A, B, C e D determinano la dimensione del kennel. La larghezza del kennel è misurata così: per due animalini, C per 3, per tre animalini C per 4.

Per due o tre animali l’altezza e la profondità restano le stesse che per un solo animalino.

 

Le dimensioni e le caratteristiche del kennel sono davvero fondamentali, ed è bene sprecarci qualche parola in più:

  1. Il kennel deve essere abbastanza alto e largo da permettere all’animalino di stare in piedi, rigirarsi, e sdraiarsi in maniera naturale.

  2. Il kennel deve essere sufficientemente robusto e sicuro da proteggere l’animalino durante il trasporto, nonché avere prese d’aria in almeno quattro lati (laterali, superiori, più la porticina a griglia)

  3. La porticina a griglia deve avere sicure funzionali per evitare aperture indesiderate (sia causate dall’animalino agitato che da quegli animaloni degli stivatori)

  4. Il naso e le zampette dell’animalino non devono poter penetrare tra le prese d’aria e la porticina a griglia

  5. Il kennel deve essere provvisto di ciotola d’acqua e ciotola di cibo (secco), in entrambi i casi munirsi di ciotole anti-rovesciamento

  6. Il kennel deve essere di plastica rigida, legno, o materiali altrettanto resistenti. Non sono ammessi cestini di paglia, rafia, pezza o bambù

In parole povere (o meglio, in immagini), questo:

 

 

Una dritta per l’acquisto del kennel: prendete le vostre misure e poi andate in un negozio specializzato per animali, accettate solo kennel che portino la targhetta “suitable for airway transport”, non ha nessuna importanza che poi non spediate il vostro animalino per via aerea, tanto gli standard sono identici qualsiasi sia il mezzo di trasporto deciso per il vostro animalino.

Ah sì, sono ammesse coperte, cuscini, e se li imboscate bene, anche giochini (griiin!)

 

Diario di bordo

 

Già, ma a bordo di cosa?

Esistono principalmente quattro mezzi di trasporto per far viaggiare il vostro animalino: il treno, l’auto, la nave e l’aereo.

Poi, se volete portarlo in Vespa nessuno ve lo impedisce. Nel caso fatemelo sapere, ho sempre amato i circensi.

Comunque, ecco di seguito delle info affinché il viaggio del vostro animalino sia sicuro e senza accidenti, per ogni mezzo di trasporto voi decidiate.

Resta di fatto che le certificazioni PETS e le norme del kennel restano invariate.

3.1- Il treno

Ovviamente dipende dalla stazione di partenza, ma è comunque un viaggio molto lungo, superiore alle 32 ore. Fate bene i vostri calcoli per il trattamento anti vermi, pulci e zecche!

Per pianificare il viaggio:

http://www.trenitalia.com/ - Il sito delle Ferrovie Italiane

http://www.sncf.fr/ - Il sito delle Ferrovie Francesi

Il passaggio nel tunnel della Manica viene servito dalle Ferrovie Francesi, il controllo dei vostri documenti verrà effettuato all’arrivo in U.K., e a quel punto sperate davvero che tutto vada bene, perché altrimenti vi fanno tornare indietro (Maledizioni & bestemmie 5).

Prima della prenotazione dovrete far chiaramente presente la presenza del vostro animalino, soprattutto perché verrà comunque stivato nell’ultima parte del viaggio (dalla Francia all’Inghilterra: i treni che percorrono il tunnel della Manica non hanno spazi adeguati per potervi tenere il kennel in braccio).

A meno che non siate costretti a questo mezzo, ve lo sconsiglio vivamente: è più costoso dell’aereo, il viaggio è lunghissimo e estremamente disagevole a causa dei frequenti cambi.

 

3.2- L’auto (e la nave)

Per l’auto c’è poco da dire, sceglietevi la strada e go on! Controllate ancora la tabella di marcia per il trattamento anti vermi pulci e zecche!

Per farvi un idea, guardate qui:

http://www.viamichelin.it/viamichelin/ita/tpl/hme/MaHomePage.htm

La cosa più importante è che le condizioni del vostro animalino siano ottimali, ma avete dalla vostra che potete tenervelo vicino fino a Calais. Il viaggio risulterà ancora più lungo che in treno, e forse altrettanto costoso.

Questi alcuni links dei ferrys:

http://www.ferry-to-france.co.uk/

http://www.hoverspeed.com/

http://www.ferry.co.uk/

http://www.cross-channel-ferries-france.co.uk/

http://www.ferry-tickets-online.co.uk/

Prima della prenotazione fate ben presente che portate con voi un animale, non tutte le compagnie li accettano, e su questo non posso esservi troppo utile, non avendo tentato di persona.

Certo è che verranno stivati, ma per brevi percorrenze non dovrebbero farvi storie. I vostri documenti verranno anche in questo caso controllati a Dover.

 

3.3- La nave

Volete davvero far attraversare Gibilterra al vostro cane e/o gatto? Chi diavolo credete di essere, il capitano Cook? Vergognatevi!

 

3.4- L’aereo

L’unica compagnia aerea che effettua trasporto animali dall’Italia agli U.K. è la British Airways. Le loro regole sono piuttosto ferree, ma sono i diretti affiliati col DEFRA, quindi una volta seguito tutto l’iter (PETS & Kennel), problemi non ne avrete.

E’ disponibile un unico volo (il BA 2541 delle 6:00 P.M.) da Roma Fiumicino a London Gatwick, ed è trisettimanale. Un solo animalino può essere stivato per ogni volo, dunque è veramente consigliato prenotare con buon margine.

Il controllo verrà effettuato all’ufficio Cargo di Fiumicino (tramite fax) due ore prima del volo, e potrete raccattare il vostro animalino all’ufficio Cargo Gatwick (ufficialmente) dopo due ore dall’arrivo, ma in effetti guarderanno i vostri occhi imploranti e l’animalino vi verrà consegnato immediatamente.

Come sempre è necessario che avvertiate prima la presenza del vostro animalino.

Questi i links utili:

British Airways:

http://www.britishairways.com/travel/home/public/en_gb?audience=travel&countrycode=gb il sito ufficiale

http://www.baworldcargo.com/index.shtml l’ufficio Cargo

Fiumicino:

http://www.adr.it/default.asp?L=1 il sito ufficiale

848 780178 il numero di telefono dell’ufficio Cargo

Gatwick:

http://www.baa.co.uk/main/airports/gatwick/ il sito ufficiale

 

Consiglio: specificate con enfasi che avete il PETS, e che il vostro animalino può essere stivato senza alcun problema. Specificatelo con grande enfasi.

Prima di prenotare il volo vi verrà chiesto se l’animalino è accompagnato o meno, per i documenti di spedizione e prelevamento.

Se accompagnato, vi verrà offerta la possibilità di prenotare un posto sullo stesso volo, e compilerete un modulo in cui lo spedizioniere e il prelevatore sono identici.

Se non accompagnato, ovviamente dovrete compilare lo stesso modulo, facendo bene attenzione di fornire un indirizzo, nominativo, e numero di telefono del prelevatore. Il viaggio dura circa due ore e mezzo.

 

COMPLIMENTI, IL VOSTRO ANIMALINO E’ A LONDRA!

 

Note: Per qualsiasi FAQ, o informazioni aggiuntive, contattare muà!

Cap.RipleyQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Se nonostante tutti i links vi sentite ancora confusi e agitati, contattare:

Ambasciata Italiana - 14 Three Kings Yard - London W1Y 2EH - Tel. 0044 0207-3122200

Se il vostro malessere non è stato ancora dissipato:

Tony Blair - http://www.number-10.gov.uk/output/Page1.asp

Se proprio siete incazzati neri:

Her Majesty Elizabeth II –

http://www.royal.gov.uk/output/page249.asp - 1