I METASTRONGILI
caratteristiche comuni:
I metastrongili (superfamiglia Metastrongyloidea) sono normalmente parassiti del polmone o dei vasi ematici adiacenti, hanno ciclo vitale indiretto e l’ospite intermedio è un mollusco gasteropode.
Oslerus (Oslerus osleri)
Si tratta di un parassita sottile lungo circa 1,5 cm che si localizza nella trachea, nei bronchi e nelle zone limitrofe che presentano noduli fibrosi. L’Oslerus ha ciclo diretto ed è ovoviviparo: le uova si schiudono nella trachea e poi le larve scendono verso il basso mutando in L2 nell’intestino tenue. Le L2 vanno poi al polmone per via linfoematica e ritrasformano in L5 in alveoli e bronchi, gli adulti migrano poi nella trachea. Il periodo di prepatenza è compreso tra le 10 e le 18 settimane. Uno dei più frequenti veicoli di infestazione è la saliva delle cagne infette che trasmettono il parassita ai cuccioli leccandoli.
Non sappiamo quale sia l’effettiva distribuzione del parassita in Italia anche se sembra essere piuttosto raro. Dati relativi all’Inghilterra stimano una prevalenza del 6% che si innalza al 18% nei levrieri da corsa.
Molte infestazioni sono asintomatiche specie nei cani da appartamento o che comunque conducono una vita sedentaria. Nei cani da lavoro invece il parassita può causare tosse secca e disturbi respiratori specie in seguito a sforzi intensi.
Per l’individuazione del parassita si può ricorrere all’esame delle feci ma questo non è sempre attendibile, lo stesso dicasi dell’esame dell’aspirato tracheale. Più sicura è invece la broncoscopia, in caso d noduli di grosse dimensioni è possibile individuarli anche radiograficamente.
Il trattamento si effettua con specifici farmaci sotto controllo veterinario. Oslerus osleri infesta anche i canidi selvatici.
Filaroides
Due specie appartengono
al genere Filaroides: Filaroides hirti e Filaroides milksi.
I Filaroides sono piccoli vermi di colore grigio difficilmente
visibili ad occhio nudo. Risiedono nel parenchima polmonare. Sono
ovovivipari e è possibile riscontrare L1 in feci e saliva. I
soggetti immunodepressi possono autoinfettarsi: le L1 non sono
eliminate ma tornano al polmone per via linfo-ematica. La prepatenza
di F.hirti è di 5 settimane, quella di F.milksi
non è nota. La prevalenza in Italia (in cuccioli importati) è
di circa 8-12% ma può salire fino al 16% in caso di condizioni
igieniche insufficienti.
La maggior parte delle infestazioni è asintomatica, si segnalano come sintomi in soggetti immunodepressi (a causa di terapie immunodeprimenti o altri fattori come lo stress) iperepnea e presenza di addensamenti all’esame radiografico. E’ possibili l’instaurarsi di cicli di autoinfezione con esiti mortali. E’ possibile riscontrare L1 nelle feci e nell’essudato bronchiale. Il trattamento si effettua con specifici farmaci sotto controllo veterinario. I Filaroides infestano anche i carnivori selvatici.
Angiostrongilus vasorum
L’Angiostrongilus è un verme sottile lungo fino a 2,5 cm che si localizza nel ventricolo destro e nell’arteria polmonare (alcune L5 sono state rinvenute nel fegato). E’ ovoviviparo con uova che si schiudono nei capillari. Le L1 passano dagli alveoli alla trachea e vengono deglutite. Il ciclo è indiretto e, dopo l’espulsione delle L1 nelle feci,la trasformazione in L3 avviene nell’ospite intermedio, un mollusco gasteropode. Ingerito il mollusco e rientrate nel cane le L3 migrano ai linfonodi gastroenterici dove si trasformano in L4, successivamente raggiungono la sede definitiva. Il periodo di prepatenza è 7 settimane, la vita media del parassita 2 anni.
L’infestazione ricorre asintomatica nei cani che conducono vita sedentaria, nei soggetti sottoposti a sforzi intensi possono manifestarsi tachipnea, dispnea e tosse produttiva con espettorato talvolta striato di sangue. In presenza di un elevato numero di parassiti possono manifestarsi sintomi anche nei soggetti sedentari ed è possibile assistere a sincopi. La presenza del parassita nei grossi vasi e di uova e larve in arteriole e capillari può causare insufficienza cardiaca e/o polmonite congestizia. Le L1 possono essere identificate in feci e muco bronchiale. Possibili endocardite e periarterite. Il parassita risulta essere poco diffuso in Italia e predilige aree rurali.
Il trattamento si effettua con specifici farmaci sotto controllo veterinario.
Crenosoma vulpis
Sono vermi bianchi, sottili, lunghi fino a 1,5 cm. Si localizza in trachea, bronchi e bronchioli di cani, volpi, lupi e procioni.Ha ciclo vitale intermedio con sviluppo delle L3 in molluschi terricoli. Le L3 ingerite migrano ai polmoni dove terminano il ciclo vitale. La prepatenza è di circa 19 giorni. I sintomi sono tosse, dispnea, starnuti, essudato nasale, dimagramento, pelo di cattiva qualità. E’ possibile rinvenire le L1 nelle feci. Il parassita è solo occasionalmente presente nel cane, più comune nella volpe ed ha incidenza maggiore nell’autunno in relazione al ciclo vitale dei molluschi.
Glossario
Prepatenza: tempo trascorso tra l’ingestione delle larve e la possibilità di dimostrare la presenza del parassita
Bibliografia
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