Superfamiglia Filarioidea
Dirofilaria immitis
Si tratta di vermi molto lunghi (anche fino a 30 cm) e sottili che possono infestare cani, canidi selvatici, gatti e furetti.
Il parassita ha ciclo indiretto e l’ospite intermedio è la zanzara. Gli adulti vivono nelle arterie polmonari e liberano nel sangue le microfilarie (L1). La zanzara, mordendo l’animale, assimila anche la larva L1 che, nel suo organismo, si trasforma in L3. Occorrono 2-4 settimane affinché la L1 si trasformi in L3 e è necessaria una temperatura di almeno 16-18 gradi, temperature più elevate velocizzano il passaggio da L1 a L3.
Le L3 vanno poi nell’apparato buccale e passano al cane tramite un morso di zanzare. Le L3 migrano nel tessuto sottocutaneo e dopo due mute raggiungono la sede definitiva. Il periodo di 6 mesi e il parassita sopravvive nel cane fino a 5 anni producendo microfilarie. In alcuni casi il parassita può vivere più a lungo senza più produrre microfilarie, si parla in questo caso di filariasi occulta.
La presenza di pochi parassiti adulti può non produrre sintomi mentre nel caso di numerose macrofilarie i danni alle arterie polmonari sono gravi ed evidenti. Le macrofilarie possono causare ipertensione polmonare, insufficienza cardiaca destra, lipotimie, ascite, infiammazioni polmonari. La morte dei parassiti può causare embolie polmonari. Numerosi parassiti nelle camere cardiache destre possono provocare la così detta sindrome della “vena cava”. Anche le microfilarie circolanti sono pericolose: possono produrre danni renali.
Sintomi
Tra i sintomi più comuni: tosse, affaticabilità, ascite e edemi degli arti nella fase terminale della malattia. La “sindrome della vena cava” compare improvvisamente con dispnea e emoglobinuria.
Diagnosi
La diagnosi si effettua sulla base dei sintomi e con l’ausilio di esami di laboratorio (osservazione al microscopio delle microfiliarie e test diagnostici più o meno complessi). In caso di infestazione radiografie e ecografie forniscono utili informazioni aggiuntive. E’ importante testare annualmente gli animali che vivono in zone in cui la Dirofilaria immitis è diffusa.
Trattamento e Prevenzione
Il trattamento della filariasi può avvenire per via “medica” attraverso la somministrazione di farmaci capaci di uccidere i parassiti adulti o per via chirurgica. I trattamenti per l’eliminazione delle filarie adulte sono complessi e non privi di rischi, lo strumento migliore per garantire il benessere dei nostri cani è la prevenzione. Sono disponibili in commercio prodotti a somministrazione mensile per la prevenzione della filaria. I principi attivi più utilizzati sono l’ivermectina (Cardotek® e Cardotek Plus®), la moxidectina (Guardian® e la milbemicina ossima (Interceptor®, Sentinel®). La somministrazione va effettuata a partire dai primi caldi, i periodi di inizio e fine somministrazione variano da zona a zona: in Italia settentrionale le pastiglie si somministrano da Aprile a Novembre. Il farmaco ha effetto “retroattivo”, agisce cioè su eventuali infestazioni avvenute nel mese precedenti. Esiste un altro principio attivo efficace contro la Dirofilaria immitis chiamato Dietilcabamazina che però, richiede la somministrazione giornaliera ed è pertanto meno utilizzato. Il Guardian S/R, ovvero l’iniezione annuale, attualmente disponibile in Italia è stato ritirato dal commercio negli Stati Uniti (dove è chiamato Proheart 6) su richiesta della Food and Drug Administration.
Bibliografia
A.A.V.V. , U.C. Davis School of Veterinary Medicine, Book of Dogs. A Complete Medical Reference Guide for Dogs and Puppies, Edited by M. Siegal, New York: Harper Collins, 1995.
A.A.V.V., The Merck Veterinary Manual, Eight Edition, Whitehouse Station (NJ): Merial, 1998.
G.M.Urquart, J. Armour, J.L.Duncan, A.M.Dunn, F.W.Jennings, Parassitologia Veterinaria, Torino: Utet, 1998, edizione italiana a cura di C. Genchi.
Immagini: Ciclo filaria Ohio State University (se sapete sistemare le scritte lo traduco)
Filarie Adulte Oklhanoma State University