scritto dal Dr. Ferruccio Gabuzzi sul newsgroup it.discussioni.animali.cani
INTERCEPTOR: il principio attivo e' la milbemicina (non l' ivermectina). Lamilbemicina e' presente nel farmaco in milligrammi (mg. = un millesimo di
grammo).
CARDOTEK: il principio attivo e' l' ivermectina. L' ivermectina e' presente
nel farmaco in microgrammi (un milionesimo di grammo).
Entrambi i prodotti sono in commercio e sono autorizzati per l' uso nel
cane. L' Interceptor, si dice, ha meno effetti collaterali del Cardotek, il
quale pero' se usato nel rispetto della posologia prescritta non presenta
problemi. Le formulazioni presenti per entrambi i prodotti sono solide,
compresse e tavolette masticabili E NON SONO DIVISIBILI.
Perche'?
Perche' il quantitativo di prodotto attivo (specie per il Cardotek) e' cosi
limitato (milionesimi di grammo per l' ivermectina) che dividendo la
pastiglia o la tavoletta e' del tutto improbabile dividere anche il
quantitativo di principio attivo secondo le aspettative. Si correrebbe ad
es. il rischio di avere un pezzo tavoletta masticabile con tutto il
principio attivo e l' altro pezzo con zero ivermectina.
L'IVOMEC e' un prodotto a base di ivermectina, commercializzato per bovini,
ovini e suini, e' in fase liquida, e l' uso nel cane non e' affatto privo
di effetti collaterali.
Non solo perche' l' ivermectina in quanto tale e' piu' pericolosa della
milbemicina ma perche' i dosaggi vengono fatti in modo del tutto empirico
(i messaggi inviati lo confermano), ed il veicolo liquido non aiuta certo
ad avere una omogenea e costante distribuzione del principio attivo nel
prodotto.
In pratica e' un po' come se noi umani dovessimo assumere un farmaco messo
in commercio per elefanti, che ha effetti collaterali anche pericolosi, in
cui ci si dicesse che ne dobbiamo assumere un cucchiaino.
Ma quale cucchiaino, da the o caffe' e poi colmo o raso?
Rischieremmo di assumere troppo farmaco o troppo poco.
Non nego che in alcuni casi il Vet. somministri al soggetto o consegni al
proprietario dosi di Ivomec, ma dietro sua specifica responsabilita' e
controllo.
L' uso "privato" del medicinale e' quantomai pericoloso od inutile e
ritengo venga in buona parte fatto con la colpevole complicita' di Colleghi
che per conquistare clientela passano non solo falciando i principi etici
della professione ma anche qualche animale.
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Cordiali saluti
F.G.
Dr. Ferruccio Gabuzzi
Medico Veterinario