Autori:  Paola Cavallero, Libera Giorgi, Dott. Luigi Zappoli

Il cucciolo fa il suo ingresso in casa.
E' il momento che tanto avete desiderato, o, forse... è giunto in casa vostra del tutto inaspettatamente, all'improvviso, perché vi siete innamorati a prima vista di un tenero batuffolo trovato durante una giornata piovosa..., il come sia arrivato non importa, qui la cosa che conta è che... avete un cucciolo dai teneri occhioni da accudire, e non sapete da che parte cominciare!
Come avrete capito, questo brano è rivolto a chi è alla sua prima esperienza con un cucciolo di cane: gli amici che da tempo frequentano IDAC si annoieranno a leggere cose che sono state dette e ridette decine di volte, ma ci auguriamo di dare qualche dritta e qualche buon consiglio a chi è al suo "battesimo" con un cane.
 
Se potete scegliere, insistete affinché il cucciolo stia fino ai due mesi di vita con la madre e con i fratelli. Ciò è importantissimo per una ragione in particolare: i primi apprendimenti del cucciolo sono assolutamente fondamentali per la sua vita futura, e sono dati da tutti gli stimoli che riceve dall'ambiente esterno. Tutte le esperienze di queste primissime settimane gli si fisseranno in maniera indelebile nella memoria e condizioneranno il suo comportamento e il suo carattere di adulto (imprinting). Una buona madre insegnerà al cucciolo le prime regole di vita; giocando, lo spronerà a reagire se timido, lo "sgriderà" se troppo invadente e gli insegnerà a sottomettersi quando esagera; il gioco con i fratelli è altrettanto importante: è qui che il cucciolo apprende le prime regole del branco!
In questo periodo sono determinanti anche i primi contatti con gli esseri umani, quindi è un bene che i cuccioli si abituino alla presenza anche di persone estranee, e che le esperienze con queste siano positive. L'ideale sarebbe poter andare a trovare il vostro futuro compagno di vita prima di prenderlo con voi: avrebbe modo di conoscervi e subirebbe un trauma minimo al momento dell'ingresso nella sua nuova famiglia.
Purtroppo tutto ciò non sempre è possibile, ma non si sottolinea mai abbastanza l'importanza di lasciare che il cucciolo stia con la madre e i fratelli fino ai due mesi di vita!
 
Veniamo ora al momento clou: il cucciolo fa il suo ingresso in casa vostra.

Innanzitutto dobbiamo avere ben chiaro in mente che, per l'appunto, è un cucciolo: può essere spaesato e spaventato, tutto è nuovo per lui, magari ha appena salutato la madre e i fratellini per l'ultima volta... e si ritrova in un ambiente estraneo, circondato da mille attenzioni, mani che cercano di toccarlo, voci e rumori cui non è abituato.
Quindi: frenate gli entusiasmi, evitate di stargli addosso, di cercare continuamente di accarezzarlo, evitate rumori e movimenti bruschi, tenete buoni i bambini di casa (se ne avete) e fate loro capire che avranno tutto il tempo che vorranno per fare amicizia col nuovo arrivato. In poche parole la condizione ideale è: massima tranquillità! Lasciate che esplori il nuovo ambiente senza costrizioni di alcun genere. Deve avere modo di annusare, guardarsi intorno, capire dove è capitato. Non forzate i tempi, non cercate di farlo giocare se non ne mostra il desiderio, fate quasi come se non esistesse, salvo controllare che non si cacci in qualche guaio già ai primi passi (!!), e aspettate che sia lui a cercare voi.
 
Avrete già predisposto un angolino tranquillo (il cucciolo, come il cane adulto, preferisce dormire in un luogo in cui ha "le spalle coperte"), caldo e confortevole a lui destinato: fateglielo "scoprire", con l'aiuto di qualche bocconcino prelibato e molte coccole. Quella sarà la sua cuccia, il posto dove dovrà sentirsi sicuro, al riparo da tutto e da tutti!
Può succedere che le prime notti siano problematiche: il cucciolo può sentire la mancanza della madre e cercare di attirare la vostra attenzione piagnucolando e guardandovi con occhi languidi che intenerirebbero un elefante. Se riuscite a resistere, non fatelo salire sul vostro letto (a meno che non intendiate adottare questa sistemazione per il resto della vita). Mettete nella sua cuccia una borsa dell'acqua calda e una sveglia avvolte in una coperta: è un metodo un po' empirico, ma spesso funziona. E armatevi di santa pazienza...
 
L'alimentazione è un altro argomento di grande interesse.
In commercio esistono ottimi mangimi creati appositamente per i cuccioli, altrettanto valida l'alimentazione "fatta in casa", anche se questa necessita di maggiori conoscenze e attenzioni (bisogna saper dosare esattamente quantità e percentuali dei diversi elementi nutritivi). Un consiglio sempre valido è quello di chiedere qual'era l'alimentazione che seguiva il cucciolo e mantenere la stessa per qualche giorno almeno. Gradualmente potrete poi variare l'alimentazione come meglio credete (seguendo i consigli del vostro veterinario).
 
E a proposito di veterinario.... una delle PRIME cose da fare è portare il cucciolo da un veterinario!
La prima visita è importantissima e sarà un buon indicatore della professionalità del veterinario cui vi siete rivolti. Per prima cosa dovrete cercare (naturalmente con la collaborazione, si spera spontanea, del veterinario) di far ambientare il cucciolo nell'ambulatorio, in modo da non traumatizzarlo. Qualche bocconcino e molte coccole saranno importanti per fargli associare questo strano luogo a ricordi piacevoli.
La visita dovrebbe comprendere:
- approfondita visita clinica,
- esame delle feci, il cui esito, se negativo, permetterà di procedere con le eventuali vaccinazioni. In caso di positività, un trattamento mirato eliminerà il problema. Tutto questo perché un organismo privo di parassiti reagisce molto meglio ai trattamenti immunizzanti;
- informazioni.
Non è da sottovalutare quest'ultima parte, infatti un proprietario di un cucciolo "alle prime armi" ha bisogno di venire informato, e quale la persona più adatta a farlo, se non un veterinario?!
Le informazioni dovranno riguardare i più svariati argomenti:
- le malattie e come prevenirle (vaccinazioni, visite ed esami collaterali e/o periodici per le tare ossee od oculari),
- come, quando e quanto maneggiare il cucciolo, importante se in famiglia ci sono dei bambini, importantissimo per abituarlo alle manualità consuete (ispezione delle orecchie, della gola, ecc., che i proprietari dovranno eseguire periodicamente),
- l'alimentazione,
- le norme igieniche da osservare,
- i trattamenti periodici (pulci, filaria, ecc.),
- l'educazione,
- la sterilizzazione: è un argomento che va affrontato subito, perché se si decide di procedere è meglio farlo presto (prima del primo calore).
Se i trattamenti antiparassitari e/o immunizzanti effettuati prima dell'acquisto del cucciolo non sono più che "sicuri", il veterinario potrà ritenere opportuno ripeterli.
 
Tenete presente che potrete tranquillamente portare fuori il cucciolo e fargli frequentare i suoi simili dopo almeno una settimana dalla prima vaccinazione contro parvovirosi, cimurro, epatite e leptospira, prima è sconsigliabile perché non ancora sufficientemente immunizzato.
Per il primo bagno è meglio aspettare i sei mesi (prima dei sei mesi potrete usare uno shampoo a secco, in commercio ve ne sono di diversi tipi, spesso appositamente studiati per i cuccioli).
 
Importante: non affaticate il cucciolo. Non esagerate con il movimento, non fatelo sforzare troppo (spesso dovrete essere voi a frenarlo, perché un cucciolo difficilmente si ferma quando è entusiasta e molto preso da qualche gioco), non fategli fare scale a scendere e non fatelo saltare giù dall'auto (prendetelo in braccio finché ci riuscite, ernia permettendo... :o) ).
Se il cane è di grossa taglia sarebbe meglio dargli da mangiare in una ciotola rialzata dal terreno (in pratica deve poter mangiare senza doversi abbassare).
 
Presto vi accorgerete che quel tenerissimo esserino peloso che vi siete portati a casa è in grado di mettere in dubbio tutte le leggi della fisica: produrrà quantità industriali di pipì e popò, tanto che vi chiederete come diamine facciano ad uscire simili quantitativi di..... da quei pochi chili di essere. Non chiedetevelo (nessuno è ancora riuscito a trovare risposta...), e pensate piuttosto ad armarvi di straccio, santissima pazienza e... un buon metodo per fargli capire che i suoi regalini lasciati ovunque sono poco graditi.
Il cucciolo è portato ad andare di corpo appena si sveglia, appena dopo aver mangiato e mentre è impegnato in giochi particolarmente entusiasmanti. Cercate di prevenirlo, mettendolo sul posto in cui avete deciso di farlo sporcare e lodatelo oltre ogni misura se l'impresa vi riesce (le prime volte sarà una vera impresa!).
Non sgridatelo mai, a meno che non riusciate a coglierlo sul fatto: anche solo pochi secondi dopo la punizione non avrà alcun effetto. Se lo beccate sul fatto limitatevi ad un secco "no", sollevatelo e portatelo sul posto dove avrebbe dovuto sporcare, lodandolo e cercando di fargli capire che è quella la toilette.
In ogni caso mettete in preventivo un bel po' di pisciatine per tutta la casa (togliere i tappeti da terra è un'idea che si rivela solitamente ottima...), e mantenete la calma se l'apprendimento "toilette" non arriva in tempi brevi. Evitate di pulire i bisognini del cucciolo davanti ai suoi occhi, e non usate prodotti che contengono ammoniaca.
Per aiutarvi potrete utilizzare il seguente stratagemma: bagnate alcuni giornali con l'urina del cucciolo, lasciateli asciugare e metteteli nel luogo ove desiderate che sporchi. L'odore lo dovrebbe incentivare a farla lì.
Se lo portate fuori, non dimenticate mai di lodarlo ogni qual volta sporcherà, e non riportatelo a casa finché non si è "ricordato" di farla. E' un cucciolo: le nuove esperienze col mondo esterno e il gioco potrebbero distrarlo e fargli dimenticare di sporcare, inevitabilmente la farebbe al ritorno a casa... quindi è meglio aspettare qualche minuto in più piuttosto che dover poi pulire (e rinforzare un comportamento sbagliato!).
 
Non è mai troppo presto per iniziare con l'educazione, e ,in questo senso, tenete sempre a mente una regola d'oro: non permettete mai nulla al cucciolo, che non gli sarà poi permesso da adulto!!! Coerenza, coerenza e ancora coerenza!
Sta a voi decidere, fin dall'ingresso del cucciolo in casa vostra, cosa concedergli e cosa no, basta che teniate presente che quello che ora è un tenero batuffolo, da grande potrebbe diventare un bestione di 30, 40, 50 e più chili (a seconda della razza, ovviamente :o) ). La coerenza va intesa anche nel senso che ciò che si vieta al cucciolo deve possibilmente trovare tutta la famiglia concorde: se viene sgridato da una persona e subito dopo consolato da un'altra... capirete da voi che come minimo gli si creerà solo confusione. Evitate quindi discordanze nell'educazione, anche nelle cose più semplici e banali. E' un po' come con un bambino... c'è sempre una "nonna" pronta a viziarlo.... :o)).
Insegnategli a non rosicchiare i mobili, le scarpe e qualsiasi altra cosa gli capiti a tiro (anche qui è fondamentale coglierlo sul fatto, sgridarlo con un secco "no" e proporgli immediatamente un osso o un gioco sul quale sfogare il suo desiderio di "provare i dentini").
Iniziate a lasciarlo a casa da solo, all'inizio per pochi minuti soltanto, poi per periodi sempre più prolungati, usando sempre l'accortezza di rientrare in casa solo nei momenti in cui non sta piagnucolando per la vostra assenza (è normale che le prime volte il cucciolo pianga per ottenere che voi torniate, ma se vi intenerite, oppure se tornate anche solo per sgridarlo, non farete che rinforzare il suo comportamento).
Cominciate anche ad utilizzare il richiamo.
Per abituarlo al guinzaglio, cominciate a metterglielo dapprima in casa, per pochi minuti soltanto, lasciandolo strisciare a terra ed associando il fatto - guinzaglio - a qualcosa di positivo (giocate con il cucciolo, premiatelo, distraetelo!).
Sempre in casa, potrete poi iniziare a tenere il guinzaglio in mano, cercando di non forzare assolutamente il cucciolo a seguirvi, invogliandolo piuttosto tenendo un gioco in mano. Queste "sedute" dovranno essere molto brevi e mantenere sempre vivo l'interesse del vostro cucciolo (considerate che, come un bimbo piccolo, tende a stufarsi e annoiarsi facilmente!).
 
Ma andiamo a vedere nello specifico il cucciolo anche in quelle fasi della crescita che, se il cucciolo non è nato da noi, non abbiamo potuto seguire:
 
- FINO A 3 SETTIMANE: non conosce la madre ma ne ama il calore. Mangia. Dorme. La madre provvede a tutto. Si muove con le zampe posteriori. Guaisce per il caldo ed il freddo. Apre gli occhi in 2 settimane. Inizia a sentire intorno alle 3 settimane.
 
- DALLE 3 SETTIMANE ALLE 8: comunica con grugniti ed abbai. Conosce la madre. Inizia lo svezzamento. La madre allatta meno perché i dentini iniziano a pungerle le mammelle. Inizia l'educazione a sporcare. Bisogna iniziare a portarlo in giro, in braccio (il colostro lo protegge fino ai 60 gg. di vita). Gioca ed apprende quanto un morso può far male.
 
- DALLE 8 SETTIMANE AI 3 MESI: Finalmente il cucciolo è con noi!
Le regole che seguono sono fondamentali per far sì che il vostro cucciolo cresca sereno e si trovi a suo agio in ogni situazione per il resto della sua vita. Questa fase, chiamata anche socializzazione, in realtà è ADATTAMENTO (condizioni ambientali e sociali). Un buon proprietario comprenderà come queste fasi, un buon adattamento, permetteranno di vivere meglio sia al cane che al conduttore. Il processo si divide in due fasi che si integrano (socializzazione ed abitudine ambientale). Il primo responsabile è l'allevatore che, se ha fatto un buon lavoro ci darà un cucciolo che sarà già…a metà dell'opera!!!!
Il cane ha la massima capacità di apprendimento (per queste fasi) che dura dalle 4 alle 12-16 settimane di vita e viene definito " età sensibile". Periodo durante il quale il cucciolo inizialmente non ha paure, per poi aumentarle durante il passare del tempo, nel quale manifesterà i primi timori, per concludersi appunto a 12-16 settimane. Sarà quindi nostro dovere portarlo a conoscere tutte quelle situazioni che lo accompagneranno nel corso di tutta la vita: Situazioni diverse, fargli conoscere l'auto e le auto che girano per le strade, luoghi tranquilli e poi, via via, quelli più affollati, abituarlo ai cani adulti di tutte le taglie, alle persone di tutte le età, ai rumori normali che ci sono in famiglia (lavatrice, televisione, ecc.) ed a tutte quelle situazioni che creeranno nel cane un bagaglio inamovibile.
Ricordiamoci che, a differenza di noi esseri umani, che impariamo vivendo e con le esperienze, il cane impara tutto ciò che gli serve in questo periodo limitato di tempo. Non ci stancheremo di dire di portarlo a conoscere le situazioni ambientali e sociali più differenti ed in maggior numero possibile!
Ne consegue che un cucciolo NON deve vivere per i primi 3 mesi di vita chiuso in una stanza, ma va abituato ed adattato agli stimoli che avrà in vita. Dovrà sentire il treno, animali vari, altri ambienti e chi più ne ha, più ne metta!!! In questo modo aiuteremo il cane e NON comprometteremo il carattere!
 
- DALLE 8 SETTIMANE AI 3 MESI: abituare il cane al collare, continuare l'educazione a sporcare in un certo luogo, insegnargli a continuare i movimenti. Favorire l'attaccamento ad un membro della famiglia. A 3 mesi, se condotto ad un'educazione dolce e ludica, può essere iniziato ad un corso di educazione di base, che renderà il cane educato e sarà più apprezzato negli ambienti urbani nei quali vive.
 
- A 3 / 4 MESI: deve accettare la posizione della sottomissione. Non pensiamo di buttare il cane a pancia a terra, urlare o tenergli la testa inchiodata al suolo!!!!
La sottomissione è una cosa normale, istintiva e genetica del cane. E' una questione di ruoli, che avrebbe, in modo naturale, all'interno di qualsiasi branco. Sono alcune regoline semplici alle quali dovremmo attenerci con coerenza, poiché un cucciolo di 5-6 mesi, se reputa che il proprio capobranco umano non ne sia all'altezza, è già capace di prenderne il posto. Dovremo quindi non lasciar salire il cane in posizioni alte, che in natura sono dominio del capobranco. Quindi tassativamente NO a divani e letti, almeno in nostra presenza. Il cane deve mangiare dopo di noi, come farebbe in natura. Se mangia in un luogo diverso dalla cucina manipolarne il cibo in modo che abbia il nostro odore. Non deve dormire in un luogo dove abbia il controllo di tutte le stanze e quando usciamo dal cancello o dalla porta dobbiamo essere un passo avanti a lui. Ma avremo modo di approfondire il discorso quando tratteremo la Leadership. Potremo, quando il cane è sdraiato, magari sul tappeto invitarlo a spostarsi ed a prenderne il posto, oppure ruotarlo sul dorso dolcemente e poi iniziare a grattarlo sulla pancia oppure parlandogli.
A questa età deve avere il completo controllo del morso, non deve avere timori ad uscire ed a incontrare persone, ora deve socializzare con tutti i membri della famiglia.
 
- DAI 4 AI 6 MESI: Inizia l'attaccamento al gruppo, che lui vede come un branco, iniziano a mutare gli ormoni, può avere un momento di regresso nell'educazione che passa in poco tempo, e' come un ragazzino di 14 anni, magari un po' birichino!!! Questo periodo corrisponde alla nostra pubertà.
 
E tutte queste fasi necessitano di dolcezza, perché se è vero che diamo al cane delle regole di vita (come abbiamo avuto anche noi da piccoli dalle nostre mamme), è anche vero che un "branco" sereno per un cane sarà la cosa che lo metterà in condizione di vivere la sua vita nel migliore dei modi e di far vivere noi nello stesso modo.
 
Paola Cavallero
Libera Giorgi
Dott. Luigi Zappoli