GLAUCOMA

Tra gli innumerevoli disturbi che possono, purtroppo, affliggere il nostro cane, non da poco sono quelli che vanno ad interessare l'occhio e le sue funzioni. Uno di questì, tutt'altro che trascurabile, è il GLAUCOMA.
IL motivo che mi spinge a trattare questa subdola e non molto conosciuta malattia, sebbene io non sia nè veterinario nè studioso, è che, purtroppo siamo stati costretti ad interessarcene, in quanto un nostro cane ne è stato colpito. L'intento di questo discorso da profano è quindi, trasmettere un'esperienza con la speranza di poter essere d'aiuto a chiunque ci si possa trovare coinvolto, insieme al proprio cane.
Allora, per intenderci, il tipico aspetto "a palla" dell'occhio è dovuto alla costante presenza, al suo interno di liquidi che, determinandone una congeniale pressione interna lo mantengono nel consueto stato di "turgore" che tutti conosciamo e che consente all'occhio di essere sano e funzionale ai compiti che deve svolgere.
Questi liquidi vengono continuamente prodotti dall'organismo, che li immette nell'occhio, da un lato ... e li fà defluire dall'altro, mantenendo sempre una pressione interna costante ed ottimale.
Tali "flussi" avvengono per mezzo di "canaletti" che sono adibiti alle due funzioni di "riempimento" e di "deflusso".
Malauguratamente può capitare che i canaletti di deflusso non siano più in grado di smaltire la giusta quantità di liquidi, provocando un "sovradosaggio" dei liquidi stessi che và ad aumentare la pressione interna dell'occhio, con una serie di conseguenze, a dir poco, catastrofiche.
Le cause di queste " ostruzioni" possono essere molteplici, da quelle genetiche ereditarie, alla composizione chimica dei liquidi stessi, includendo persino i traumi che, sfortunatamente, possono invalidare le capacità di autoequilibrio di questo delicato meccanismo
La nuova "spinta" che l'occhio esercita verso l'esterno è un vero e proprio flagello per i delicati componenti che compongono l'occhio nel suo insieme .
Per cominciare, una eccessiva pressione interna fà si che la pupilla non sia più libera di contrarsi e distendersi opportunamente, proteggendo l'occhio da esposizioni sconsiderate alla luce. Di fatto, la pupilla del malcapitato rimarrà spalancata perennemente, e per "bruciare" la retina ed atrofizzare il nervo ottico a volte possono bastare poche ore, o giorni, se non si è troppo sfortunati !!!
Può accadere anche che il cristallino si sposti dalla sua sede naturale e come in una specie di "eclissi"(ben visibile osservando l'occhio malato), scivoli all'interno dell'occhio stesso, scomparendo!!!
Responsabile di ciò è sempre l'aumentata pressione interna dei liquidi oculari che riesce a danneggiare i microlegamenti che lo tengono normalmente ben posizionato al centro dell'occhio.
Essendo l'occhio ben irrorato non è infrequente qualche rottura di piccoli vasi sanguigni che riversano nell'occhio piccole quantità di sangue che, sebbene non siano tra le cose più allarmanti di questa malattia, vi assicuro, non contribuiscono alla serenità del cane e di chi si preoccupa della sua salute. In sostanza ... il Glaucoma può portare alla perdita della vista, ma come se ciò non bastasse, non è una malattia che si arresti con questo terribile epilogo ... già, perchè l'ipertensione non si arresta una volta che l'occhio sia ormai completamente compromesso, bensi' permane perennemente, con fasi "ondulatorie", ma permane .
Questo comporta ulteriori problemi, in quanto un cane che non ci vede più è facilmente vittima di piccoli "traumi" oculari che sono assai pericolosi!
Dobbiamo considerare che un semplice rametto o un colpetto apparentemente insignificante per un cane sano sono una sciagura per un cane malato di glaucoma...e possono arrecare danni e sofferenze enormi. Ciò richiede una "prevenzione" ferrea ed un attenzione considerevole se si vogliono evitare ulteriori sofferenze al nostro amico ed anche a noi stessi .
Ad oggi sono quasi due anni che il ns. Jack è stato colpito da questa inaspettata sciagura e, per fortuna, siamo riusciti ad evitargli almeno i traumi fisici ... ma viviamo costantemente in allerta, sperando in un pò di fortuna ... perlomeno riguardo a questo!!!
Perchè mi prendo la briga di scrivere tutto ciò ?.... è molto semplice: perchè, in tanti casi una diagnosi immediata, può mettere uno specialista in grado di poter operare per una cura appropriata che possa salvare il nostro amico e noi da tutto ciò. O quantomeno rallentare considerevolmente il decorso della malattia:
... perchè il nostro EX veterinario ci ha messo la bellezza di 45 giorni per dichiararci la sua assoluta incapacità di diagnosticare il disturbo, dopo aver "sparato" tutta una serie di diagnosi puntualmente errate, e quando ormai i danni erano irreversibili ! (faccio notare che in 45 giorni saremo andati da lui non meno di 25 volte, sottoponendogli le nostre preoccupazioni e collaborando in modo maniacale ed anche di più!).
... perchè esiste un'apparecchietto, tipo una penna ottica, che si chiama TONOMETRO (mi pare), che consente in pochi secondi e con nessun dolore di misurare la pressione dell'occhio e quindi di diagnosticare il Glaucoma in modo velocissimo ed indolore ... e con certezza !
... perchè, se vi capita di vedere il vostro cane strizzare un occhietto, e poi grattarselo con la zampa, e poi tenerlo chiuso 1 giorno, poi 2...voi corriate immediatamente da un veterinario che disponga di questa apparecchiatura in grado di misurare il "tono" dell'occhio, e non rimaniate in balia di un coglione che, pur di non ammettere la propria ignoranza, vada per tentativi, impedendovi di salvare il vostro cane, perchè se non l'avete capito più sarete fulminei, più alte saranno le possibilità per lui e per voi di non dover subire ciò che purtroppo è capitato a noi !!!
Assolutamente mi sento di sottolineare l'importanza del tempismo per quel che riguarda questa malattia, perchè se lo stato dell'occhio non è ancora disastroso ci sono buone possibilità di poter intervenire, sia con medicinali (colliri e inibitori della produzione dei liquidi) sia con interventi chirurgici che tendono a ripristinare le funzioni danneggiate o a crearne di alternative in grado di riequilibrare lo scompenso.
Devo constatare purtroppo che gli specialisti non sono numerosi ... che il tonometro è uno strumento pressochè introvabile in un comune studio veterinario ... e che gli eventuali interventi sono assai costosi.
Considerate però che piuttosto che fare 10 kilometri per 25 volte, inutilmente , è assai meglio farne 300 una volta sola,ma con la coscienza di essere in un posto qualificato e con la speranza di poter intervenire per tempo ,considerando inoltre che se si è tempestivi (e fortunati) la cura potrebbe limitarsi all'uso di colliri specialistici che , da soli , possono già essere efficaci in questa lotta che , diversamente ha un solo epilogo : la perdita completa della vista del vostro amico!
Siccome non amo essere "negativo" vorrei chiudere il discorso con alcuni aspetti inconsueti che hanno stupito me per primo.
Questa malattia, almeno nel nostro caso, si è rilevata dolorosa nei primi due mesi, cioè nel tempo in cui ha compiuto tutto il suo devastante percorso. Con l'andare del tempo è subentrato una sorta di assestamento, che fà si... perlomeno, che il nostro cane non viva in perenne sofferenza, ma riesca a convivere con il suo stato. Si ... occasionalmente potrà avere qualche fastidio, ma non direi provochi al cane un vero e proprio stato di sofferenza. La perdita della vista, che per noi umani rappresenterebbe un vero dramma ... è vissuta dal cane in modo del tutto "naturale", voglio dire che le capacità di orientamento del nostro Jack sono a dir poco sbalorditive.
Anch'io pensavo che la cecità rendesse un cane statico, insicuro, semiimmobile e soggetto a continui traumi ... niente di tutto ciò... il nostro cagnetto, pur non vedendoci più ... e di questo ormai mi sono convinto anch'io (per ultimo in famiglia), è praticamente quello di prima ... intendo dire che il carattere non è cambiato di una virgola, stà fisicamente bene e si comporta quasi esattamente come prima. Naturalmente non ha più lo sprint d i due anni fà ( è un Jack Russel ... fate voi !!!), diciamo che è un pò più cauto, ma riesce ad inseguire il postino da dentro il giardino incazzatissimo come allora, tiene sottomessa la nostra American Staffordshire come sempre e in quanto all'orientamento sono veramente sbigottito. "Conosce la casa e gli odori" ... direte voi ... bè... siamo stati in montagna una settimana in un posto che lui non aveva mai conosciuto e vi assicuro che ha evitato ogni ostacolo come se lo vedesse !!!
Questo tipo di chiusura positiva non è fine a se stessa ... è un ulteriore messaggio, per sfatare il luogo comune che un cane cieco debba essere soppresso per pietà ... come mi è toccato ascoltare ... udite udite ... da un altro veterinario ancora!
Propongo l'eutanasia per certi luminari ... quelli si, inguaribili, in modo che non debbano più soffrire della loro idiozia e sopprattutto non facciano soffrire gli altri proprio a causa del loro stato.
Con ciò vorrei concludere affermando che anche un cane cieco può continuare a vivere felicemente con la sua famiglia e con chi gli vuole bene.
Ora che il suo stato si è "normalizzato" posso giurarvi che gli unici a soffrire siamo noi , in quanto umani e soggetti a mille riflessioni e stati d'animo ... per quel che riguarda lui , sono felice che , nella sua disgrazia sia ancora qui con noi , sostanzialmente come prima !!!!
Gecoweb

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