Ricordo ancora il mio Fritz
E' una storia triste, ma le storie tristi spesso valgono più di
quelle allegre.
Fin da piccolo ho amato molto gli animali, specialmente cani e gatti, un po'
come tutti i bambini in fondo. Ogni volta che per strada vedevo un cane o un
gatto rimanevo veramente rapito dalla bellezza e dalla dolcezza di queste
bestiole. Quindi non facevo altro che chiedere ai miei genitori un cane (i
cani mi sono sempre piaciuti più dei gatti, anche se adesso sono il felice
convivente di una stupenda gattina che si chiama Zampa Di Velluto, una
soriana dolcissima). Ma i miei non volevano saperne. Spesso mi facevo
"prestare" il cane di un vicino per portarlo a spasso e stare un po' in sua
compagnia. Alla fine dopo molte insistenze riesco ad ottenere un cagnolino,
un volpino bianco vivacissimo cui misi il nome di Fritz. Ogni volta che
uscivo ero sempre in compagnia del mio cagnolino. Spesso però questo volpino
rimaneva solo in casa, perché i miei genitori andavano al lavoro e io e mio
fratello andavamo a scuola. Il cagnolino era triste quando veniva lasciato
solo, si nascondeva sotto una sedia ed abbaiava. Tenemmo questo volpino per
diversi mesi... forse per un anno, poi i miei genitori decisero che "non
potevamo tenerlo" e quindi bisognava cercare qualcuno al quale regalarlo,
qualcuno che amasse davvero gli animali e ne avesse cura nel migliore dei
modi. Cominciò quindi una lunga ed estenuante opera di convincimento da
parte dei miei genitori. Potete bene immaginare come mi rendesse triste la
cosa, ma alla fine mi convinsero che sarebbe stato meglio per tutti ed anche
per il cagnolino affidarlo a qualcuno che "potesse tenerlo". E' passato
tanto tempo, ma se ricordo bene questo cagnolino fu dato inizialmente ad un
giornalaio non molto lontano da casa. Io chiedevo di vederlo ogni tanto, ma
facevano di tutto per non farmelo vedere, temendo che io tornassi sui miei
passi e lo volessi indietro. Ed un giorno entrando nel negozio del
giornalaio lo sentii guaire. Mi resi conto che era nel retrobottega...
chiesi insistentemente di vederlo e alla fine aprirono la porta dello
sgabuzzino ove era rinchiuso e vidi che era lì... piuttosto malridotto,
sporco, con un piatto in terra contenente pezzetti di carne cruda!!! Notai
poi che aveva tutte e due le zampe di dietro ferite. Ne chiesi il motivo e
il giornalaio disse che aveva legato il cagnolino dietro al suo furgone e
distrattamente era partito trascinando il cane che quindi aveva riportato
quelle ferite. Visto tutto ciò volli che mi fosse subito restituito ed il
cagnolino ritornò nella mia casa. Ma di nuovo i miei genitori insistevano
affinché affidassimo il cane a qualcuno che potesse badargli più di quanto
noi potevamo fare. Fu così che trovarono una famiglia disposta a
prenderselo. Ricordo che quel giorno ero tristissimo... aspettavo l'arrivo
di queste persone sdraiato sul mio letto tenendo al guinzaglio il mio caro
cagnolino. E queste persone vennero, mi assicurarono che il cagnolino
sarebbe stato in ottime mani ed io non potei fare altro che consegnarglielo,
con la morte nel cuore, ma rassegnato a questo inevitabile evento. Ci
recammo un paio di volte a casa di queste persone perché i patti erano che
avrei potuto vedere il cagnolino ogni volta che volevo. In quella casa
c'erano dei bambini che si divertivano a stuzzicare questo povero cagnolino,
in vari modi, persino con qualche piccolo calcio. Alcuni mesi dopo, alla mia
richiesta di vedere il cagnolino, i miei genitori mi risposero che era
morto. Non so se mi dissero la verità o piuttosto erano stanchi di portarmi
sempre da questa famiglia, forse semplicemente trovavano la cosa
sconveniente per loro, per me e per i nuovi padroni. Di quel cagnolino mi è
rimasta solo un'immagine che sbiadisce nella nebbia dei miei ricordi
d'infanzia. Sinceramente debbo dire che non c'è cosa più brutta che togliere
a un bambino il suo cane, è una ferita sempre aperta che ti rimane nel cuore
ed ogni tanto torna a sanguinare. Non togliete mai a vostro figlio il suo
cane o il suo gatto... se pensate di non poter accudire un animale non
prendetelo... e se lo avete preso, non toglietevelo, non affidatelo, non
abbandonatelo... è una violenza non solo per vostro figlio ma anche per il
cane... rispettate la sensibilità dei vostri figli, cercate di non lasciare
nel loro cuore tristi ricordi o sensi di colpa. Ciao Fritz, ovunque tu sia,
so che un giorno ci rivedremo, il giorno in cui chiuderò gli occhi, tornerò
bambino e tu tornerai nel mio cuore a giocare con me.
Diabolicus
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