Sporcare in casa
La prima cosa che il nostro cucciolo deve imparare è a non sporcare in casa. La questione è spinosa ed ognuno ha il proprio modo di risolverla. Una cosa bisogna sapere: per dei validi motivi fisiologici appena un cucciolo mangia riceve un chiaro messaggio dal suo intestino che lo spinge a trovare un posto dove evacuare (riflesso gastro-esofageo imperatur).
Se un cucciolo viene portato fuori subito dopo il pasto il gioco è fatto, dopo una serie di ripetizioni "impara". E se non imparasse? C'è il metodo dei giornali: si copre tutto il pavimento di giornali, quelli che assorbono di più e vengono letti di meno, così il cucciolo dovrebbe sporcarci sopra. Poi si riduce man mano lo spazio coperto fino a toglierli tutti,
a quel punto si lascia un giornale sporco fuori dalla porta di casa ed il cucciolo dovrebbe imparare che quando lui gratta la porta, nuova di pacca, noi apriamo e lui può finalmente liberarsi.
Sorgono dei problemi: non sempre noi capiamo che il suo grattare la porta che ci è costata milioni è un tentativo di comunicazione. Più spesso lo sgridiamo e lui si sente abbattuto per la difficoltà nel relazionarsi, si fa tutto addosso sbattendo la coda pelosa per farci le feste e schizzando ovunque.
Non sempre si riesce a capire al primo sguardo dov'è il cucciolo in mezzo ad una montagna di carta stracciata a piccoli pezzi ed intrisa di prezioso liquido organico. Quasi mai la vicina della porta accanto apprezza i nostri giornali puzzolenti abbandonati per la strada o sul pianerottolo ; 0)
Ci sono i metodi che sfruttano l'innata tendenza del cane a dormire in posti puliti. Ma allora perché vanno a liberarsi sul letto dove NOI dormiamo?
Certo bisogna punire il cucciolo che l'ha fatta grossa. Ricerche scientifiche molto accurate dimostrano che bisognerebbe punire un comportamento sbagliato entro 1 piccolo secondo dall'emissione del comportamento. A meno di non girare con il giornale attaccato al braccio ed avere la velocità di una ranocchia mi pare difficile riuscirci.
Non serve a niente quindi mettere il naso nella pipì, se non a confermare al cane che siamo veramente molto bizzarri. Non serve a niente urlare. Lui urla più forte. Non serve a niente picchiare con il giornale. Soprattutto se è quello dove pretendiamo che faccia la pipì. Chiarissimi scienziati hanno dimostrato come i cani imparino meglio quando vengono premiati. Il premio è il semplice contatto con l'essere umano, non l'essere palpeggiati, strapazzati o sollevati da terra (presi in braccio : i cani non colgono la finezza del gesto).
Se il cucciolo viene punito dopo che ha sporcato da qualche tempo impara ad associare la presenza dei suoi odorini con la punizione. Non capisce che i suoi odorini vengono da quel famoso impellente riflesso gastro-esofageo che gli ha permesso di svuotarsi e lui ora si sente tanto bene e rilassato. Visto che normalmente non capisce la nostra lingua quando gli spieghiamo perché lo puniamo, lui non coglie il nesso.
Il metodo migliore è sicuramente quello che costa minor sacrificio a noi bipedi e non modifica troppo le tendenze naturali del cane. Sarebbe consigliabile non imporre un eccessiva dilatazione della vescica, ma lasciare al cane la possibilità di liberarsi circa ogni 5 ore, nel cuccioli i tempi saranno più brevi, comunque mai più di 2 ore se non si vogliono avere sorprese.
Dr. Lucilla Gregoretti
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