LA VISIONE DEI COLORI
Sono stati effettuati numerosi studi sulla visione dei colori nei cani, ma spesso hanno prodotto risultati contrastanti. Recentemente, studi più accurati, indicano che il cane possiede una visione a colori, ma non uguale a quella degli esseri umani.
I fotorecettori usati per la visione dei colori sono i coni e sulla retina del cane i coni sono presenti. Il numero dei coni è però basso, meno del 10% del totale dei fotorecettori presenti nell'area centrale della retina, se confrontato con quello della retina dell'uomo che consiste nel quasi il 100% di coni.
Nel cane sono presenti due tipi distinti di coni. Un primo tipo è soprattutto sensibile alla luce compresa nella lunghezza d'onda che appare violetta all'uomo, mentre il secondo tipo è sensibile alla luce nella lunghezza d'onda che appare giallo-verde. Così sembra che lo spettro visivo dei colori nei cani è diviso in due tonalità: una che va dal violetto al blu-violetto, che viene vista probabilmente come blu, e una che va dal verde-giallo-rosso, che viene vista probabilmente come giallo. La luce che sembra blu-verde all'uomo probabilmente al cane appare come bianca e grigia nelle diverse sfumature. I cani sono incapaci di differenziare i colori che appaiono come verde, giallo-verde, arancione o rosso all'uomo e sono ugualmente incapaci di differenziare il colore verdastro-blu dal grigio. La situazione è simile a quella che si verifica nelle persone cieche al colore rosso-verde (daltonici). Comunque uno studio indica che i cani sono più abili nel differenziare le sottili sfumature di grigio rispetto agli umani; ciò dovrebbe essere vantaggioso nell'aumentare la discriminazione visiva in condizioni di luce bassa, quando la poca luce è comunque in grado di stimolare i coni.
Tratto da:
Miller P.E., Murphy C.J. (1995) - "Vision in dogs". Journal of the Veterinary Medical Association, vol. 207, no.12, pp 1623-1634.
Traduzione: Lucia Casini
L'articolo prende in considerazione altri interessanti aspetti della visione del cane. Se volete leggervi l'articolo completo:
http://www.nahra.org/nahra/vision.htm
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