Cuccioli e Allevamenti - FAQ - Frequently Asked Questions
Redatte da Simona
1)
NO! Agli allevamenti 100 razze!
Stabilire
il numero "corretto" di razze da allevare per essere
considerato un buon allevatore èdavvero difficile. L'allevamento
ideale consiglierebbe una, due razze...ma il numero di razze giusto èrelativo anche al numero di cagne
presenti in allevamento e dal numero di persone che lavorano in
allevamento.
Per
esempio èipotizzabile che una persona che
segua 4 cagne di razze diverse riesca a seguire meglio le cucciolate
che una persona che segua una razza sola ma che abbia 20 cagne in
allevamento. I cuccioli, per crescere sani ed equilibrati, vanno
seguiti nelle fasi della crescita...non semplicemente svezzati e
fatti crescere.
Un'altra
corrente di pensiero sostiene , invece, che non sia possibile
seguire adeguatamente più di una singola razza, fermo
restante il discorso del numero di cagne da seguire.
2)
NO! a cuccioli disponibili tutto l'anno!
Il
buon allevatore non fa figliare le femmine prima del terzo calore (e
comunque intorno ai 2/3 anni di età a seconda della razza) e
nemmeno in età avanzata. Questo èfacilmente sgamabile... ci sono
dei volponi che pubblicizzando le proprie "glorie" sul sito
con tanto di pedigree blasonati palesano casi di femmine che hanno
partorito a un anno di vita.
Inoltre
la cagna deve avere, tra un parto e l'altro, il giusto tempo di
recupero, ipotizzabile in un anno, un anno e mezzo. Questo comporta
una lista d'attesa per avere il cucciolo che può rivelarsi
anche lunga.
3)
NO! a cuccioli con pedigree ad una cifra e cuccioli senza pedigree a
prezzo scontato!
Il
costo del pedigree (euro 20 circa per cucciolo) è irrisorio e la procedura per
ottenere il pedigree va iniziata ancora in fase di monta. Va da se
che nella stessa cucciolata non ha senso avere cuccioli con il
pedigree e cuccioli senza pedigree.
E' buona norma
farsi mostrare subito il pedigree dei genitori. Da ricordare che il
pedigree non èsinonimo di "cane di valore"
ma di cane di razza pura. Un cane può essere molto quotato se
nel
pedigree
ha cani quotati. Attenzione ai pedigree provenienti dall'EST;
talvolta sono contraffatti, spesso non sono consegnati nemmeno con il
legittimo cucciolo ma con un cucciolo a caso, e sono il "corredo"
con il quale viaggiano, ogni anno, migliaia di cuccioli provenienti
dagli allevamenti dell'EST Europa!
Dalla parte del cane
Testimonianze
Inseparabile - Cani dell'est
Enpa
Randagismo.info - Canifici
4)
Età del cucciolo al momento della vendita
Il cucciolo
dovrebbe essere consegnato alla nuova famiglia tra i 60 e i 90gg,
regolarmente vaccinato e cippato. Il cucciolo non èpronto per essere separato dalla
madre e dai fratelli solo perchè mangia da solo: da essi deve ancora
imparare ad essere "cane".
5)
I genitori dei cuccioli
Almeno
la madre deve essere visibile (fare attenzione se la femmina indicata
come madre stà allattando o a terminato da poco
l'allattamento!). Qualora la razza scelta sia soggetta a malattie
ereditarie
(displasie, oculopatie, ecc.), i genitori devono essere stati
controllati per le stesse e risultati esenti.
6)
L'allevatore e i suoi cani
Osservare
il comportamento dei suoi cani nei confronti dell'allevatore stesso:
un allevatore che non ha un buon rapporto coi suoi cani non può
essere un BUON allevatore. Se l'allevamento èdi vecchia data dovrebbero essere
visibili cani anziani e fuori dalla riproduzione; questo implica un
attaccamento emotivo nei confronti dei cani e non solo un interesse
commerciale.
Il
buon allevatore continuerà a seguire la vita dei suoi cuccioli
anche nella nuova famiglia, mantenendosi a debita distanza per non
essere invadente ma sempre a disposizione per qualsiasi problema si
presenti.
7)
La struttura dell'allevamento
Generalmente gli
allevatori migliori non vivono dell'allevamento dei propri cani
(allevando bene, ci si può ritenere fortunati se non si lavora
in perdita). Talvolta possono avere un'attività correlata
(pensione, ambulatorio veterinario, toelettatura o, in campagna,
attività legate all'agricoltura). Molto spesso si tratta di
persone normali che hanno un’attività a parte e allevano
per passione.
Guardare
con sospetto gli allevamenti che sembrano "stalle per animali da
reddito" dove l'occupazione principale èdar da mangiare e pulire i recinti
e dove per la posizione logistica dei box non consente un contatto
frequente tra cane e allevatore.
8)
La scelta dell'acquirente
Il
buon allevatore non cede i cani al migliore offerente ma valuta se le
persone a cui cede i cuccioli sono adatte, e cerca di dare
un'informazione obiettiva agli acquirenti arrivando anche a
sconsigliare la propria razza alle persone per cui non ritiene sia
adatta; inoltre si riserva il
diritto,
in caso di incompatibilità tra cane e acquirente, di riprendersi
il cane prima che venga dato a terzi.
9)
La tipicità della razza scelta
Se
compro un labrador voglio che sia un labrador e se compro un malamute
voglio che sia un malamute, non mi basta che sia solo sano e amato.
Quindi competenza nel predisporre gli accoppiamenti, conoscenza della
genetica, capacità di valutazione morfologica e caratteriale dei
riproduttori in modo da fornire cani che rispondono allo standard.
Ovviamente qualche risultato
che
confermi il lavoro dell'allevatore non guasta. Che il cane èbello lo deve dire un giudice, non
l'allevatore stesso. E il buon carattere idem..ci sono delle prove di
lavoro che non servono solo a portare a casa la coppetta ci dicono
anche qualcosa sul carattere del cane.
Non èobbligatorio per il benessere del
cane e non ènecessariamente un cane scarso uno
che non è mai
stato valutato da nessuno al di fuori del proprio allevatore. Ma
generalmente chi ha cani molto validi ed èappassionato della razza che
alleva non si tira indietro davanti a facili vittorie e giudizi
positivi. Se si tira indietro non può nemmeno proporre i propri
cuccioli come modelli di bellezza e di bravura e non può fare
lo stesso prezzo di chi accetta il verdetto di una prova. Controllare
però che i risultati vantati dall'allevatore appartengano ai
riproduttori.
Alcuni
furbetti portano avanti due o tre cani per fare pubblicità
all'affisso, e poi in allevamento hanno tante fattrici di poco pregio
che fanno solo numero per chi vuole il cane "basta che sia
di
razza".
10)
Il fattore etico
...ovvero mi va
bene il cane sano, mi va bene il cane bello...non mi va di finanziare
qualcuno a cui interessano solo i cani bravi e belli e che gli danno
denaro (o affermazione).
Per
non parlare di chi sopprime cuccioli difettosi o talvolta solo
eccedenti, chi vende gli adulti per fare spazio ai giovani.
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