From: Lemming 
Newsgroups: it.discussioni.animali.cani
Subject: Scusi, le serve una bustina? & altri aneddoti [LONG]
Date: Sun, 01 Dec 2002 23:12:38 +0100

Mentre mezzo ng era al raduno e l'altro mezzo era per i fatti suoi, ho
ricevuto alcune illuminazioni in tema di igiene, educazione civica e
rompipallaggine goduriosa (per me).
Andiamo con ordine.
Torniamo indietro di qualche mese.
Compare un foglio sul portone condominiale. Un foglio molto incazzato.
Un foglio che ha fatto molto incazzare.
I signori consiglieri condominiali, radunatasi in assemblea
straordinaria, hanno concluso che il condominio e' al degrado. Uno
schifo. Un postribolo per marinai ed ergastolani.
Bambini che giocano, porte che sbattono, stereo accesi, lavatrici che
lavano (!!!!!), cani che sporcano, odori sulle scale (questo posso
quasi capirlo, avete una vaga idea di cosa significhi tornare a casa
alle otto di sera e fiutare il cous cous degli africani del
pianterreno, il pesce fritto col rosmarino del vicino, la pasta al
forno dalla finestra della nonnina coi nipotini a cena, ed entrare in
casa dove la moglie ti butta nel piatto i 4 salti in padella?),
automobili parcheggiate male, e analoghi misfatti avevano minato
l'oasi di pace che e' questo condominio.
Come si puo' capire dal contenuto del foglio, gli unici ad uscirne
immacolati erano giusto quei tre consiglieri che l'avevano scritto,
mentre il resto della plebe si chiedeva come poter continuare a
esistere dopo simili ingiunzioni. Risposta: non si poteva. Anche
spegnendo lo stereo, anche raccogliendo le cacche, anche sigillando le
finestre col silicone per non far trapelare l'odorino della cena, come
si poteva imbottire la lavatrice per farla smettere di centrifugare?
Conclusione: il foglio e' stato spedito all'amministratore, non si sa
da chi, ma virtualmente da tutti, e l'amministratore ha risposto a
giro di posta, invitando i consiglieri a ricordarsi che sono anche
loro esseri umani.
Ieri ne ho avuto conferma.
Ero nel praticello coi cani, sera inoltrata, e pensavo a cosa
mangiarmi per cena (pasta scondita, ma non riesco proprio a
rassegnarmi), quando nel parcheggio sottostante vedo una figura
maschile. Oddio, il capo dei consiglieri, la pelata piu' scintillante
del borgo, capace di piombare con un sol balzo addosso a un condomino
terrorizzato. Il suo odio per i bambini africani, per la musica e per
i cani e' pari soltanto al suo amore per il suo posto auto. La
leggenda vuole che porti sempre con se' una pelle di daino per pulire
prontamente le impronte lasciate sulla carrozzeria dai gatti, e un
cappio per soffocarli sul posto, se riesce a catturarli.
Istintivamente mi faccio piccola piccola, colta sul fatto di avere dei
cani, mentre lui si avvia al suo garage. Si ferma. Si pone di fronte
al muro. Si ode il rumore di una lampo. Un breve scroscio. Di nuovo la
lampo. Riparte per il suo garage, mentre dal muro una pozzangherina di
allarga sull'asfalto.
Di colpo rinasco. Mi ergo in tutto il mio metro e sessantacinque (e
tre) di statura. E' buio, ma non vedermi e' impossibile. Si blocca per
un istante, poi sparisce nel suo garage.
Lo so, potevo gridare, potevo inveire, potevo fare molte altre cose.
Vorrei dire che ho preferito il confronto psicologico, con la
tranquilla certezza che costui d'ora in poi sparira' nei muri non
appena mi vedra' da lontano, ma non e' cosi'.
MA PORCA PALETTA, PERCHE' MI FACCIO SEMPRE COGLIERE IMPREPARATA E SONO
RIMASTA PARALIZZATA DALLO SBALORDIMENTO SUL POSTO??????

Altro giorno, altra luogo. Centro cittadino, impegnativo pomeriggio di
shopping. Passa una ragazza tutta in tiro, con grosso meticcio al
guinzaglio. Il cane fa per accoccolarsi, viene strattonato via, segue
affranto la padrona, ma proprio non ce la fa, si accoccola di nuovo, e
prima di venire di nuovo tirato riesce a deporre.
"Muoviti, Teddy!" Accelera, fugge.
Non ho riflettuto. Porca miseria. Se avessi riflettutto avrei potuto
dire di aver avuto una bellissima idea, invece devo dare tutto il
merito al mio cervello rettile. (chi ha detto che e' la mia parte
migliore? Ecco, ora puoi stare zitto, grazie)
Con un balzo felino mi pongo tra la fanciulla e la sua strada.
"Scusa, ti serviva questa?" Le sventolo sotto il naso una bustina di
plastica. Nei suoi occhi passa lo smarrimento.
"Cosa...?"
"Per raccogliere la cacca del tuo cane - le spiego serafica - te la
sei dimenticata, immagino."
Si accende la comprensione. E anche altro. Lo so, vorresti sparire,
incivile sporcacciona. E invece sei qua, prenditi la busta e raccogli
la merdaccia davanti a tutti.
Attimi desolanti (per lei) mentre io e le mie amiche godiamo
riccescamente a vederla arrabbattarsi impacciata, chiaramente non ha
mai usato la bustina in vita sua e non ha idea di come far entrare nel
sacchetto la produzione di Teddy. Si tira su, si guarda attorno
smarrita, e fugge verso un secchio della spazzatura tirandosi dietro
un Teddy rinato e felice.
"Ciao, eh!" Esclama una delle amiche. Ce ne andiamo allegramente da
Intimissimi a sceglierci qualcosa che porti fortuna per Capodanno,
perche' si sa, chi se la spassa a Capodanno...

A chiunque sia arrivato fino in fondo a questo papiro rivolgo l'invito
a comprendere la morale di questi aneddoti e a farne tesoro. Poi
ditemela.
Io sto ancora crogiolandomi nel mio godimento, per arrivarci.
Che la Grande Bustina sia con voi.

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I draghi esistono ovunque, tranne che in natura.
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