Subject: Re: adottate un cane e ...IDEUZZA....
From: "Denis Ferretti"
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Date: Wed, 20 Feb 2002 01:08:06 +0100
Amedeo è stato il mio sesto cane. Il primo trovatello.
L’ho preso al canile per scelta meditata. Perché è giusto così. Perché è
giusto che chi può faccia qualcosa anche per aiutare i cani che non sono
stati capiti. La mia bolognesina Cicles aveva appena avuto una cucciolata.
Se avessi voluto avrei potuto tenere un altro dei suoi cuccioli. Invece ho
preso anche Amedeo affiancandolo a una cucciola che ho tenuto. Sono
diventati molto amici, giocano tutto il giorno e non soffrono certo di
solitudine.
Faccio volontariato attivo in canile da ormai più di sette anni…. Di cani
abbandonati ne ho visti tanti. Molti li vedo da tanto tempo e sebbene non
possa considerarmi il loro padrone, posso dire comunque di avere un certo
rapporto con loro. Ma non avrei potuto scegliere uno di loro in base al
carattere o alla simpatia… ce ne sono tanti a cui sono affezionatissimo.
Sarebbe stata una scelta da spezzare il cuore del tipo “vuoi più bene alla
mamma o al papà”. Non ho certo scelto per la compassione nei confronti di
un singolo cane, né perché mi sono innamorato di un musetto. E’ stata una
scelta fredda e ragionata. Sapevo che tutti i cani del canile erano
bisognosi e che comunque avrei aiutato un cane. Perciò ho deciso di impormi
alcuni parametri sul tipo di cane che sarebbe stato più adatto alla mia
situazione famigliare escludendo i cani che non vi rientravano. Così era
tutto più semplice. Volevo un cane maschio. Avevo già tre femmine e non
sarebbe stato semplice far accettare una femmina adulta. Lo volevo di taglia
piccola, per ragioni di spazio e di gestione. Assolutamente bandito il pelo
corto o semilungo che si sparge ovunque e si attacca ai vestiti. Ideale
invece il pelo da barbone, yorkie, maltese, schnauzer o qualsiasi pelo che
si potesse tosare o strippare. Questa prima selezione ha ridotto la scelta
a una decina di cani: alcuni molto vecchi, uno scatenato e abbaione, uno che
era in canile da diversi anni e affezionato ai compagni di recinto. Alla
fine solo tre cani erano veramente adatti e ho scelto Amedeo, un cane
arrivato da poco, lasciato davanti al canile solo un mese prima di essere
adottato da me. Al momento della scelta era molto depresso. Ho scelto lui
perché era quello che sembrava tollerare meno il canile. Ma malgrado ciò non
aveva comportamenti che destassero preoccupazione. Non abbaiava, non era
iperattivo, né pauroso. Era solo triste.
Si è attaccato subito a me in modo dapprima morboso, poi più rilassato. Oggi
è tranquillo, sembra avere preso coscienza che non l’abbandonerò mai ed è
divenuto più indipendente. Nelle passeggiate e nelle ore di libertà, si
allontana, fa le sue esplorazioni e anche a casa gira per il cortile, gioca
con gli altri cani, insomma, ha i suoi interessi. Ha una vita propria, non è
totalmente dipendente da me, pur mantenendo un forte legame disinteressato
nei miei confronti, proprio come ho sempre desiderato avvenisse con i miei
cani. Non amo i cani troppo appiccicati al padrone, che lo vedono come Dio
in terra, incapaci di qualsiasi azione senza l’approvazione del compagno
bipede. Ma non amo nemmeno quelli troppo opportunisti che vedono il padrone
solo come inesauribile fonte di cibo, ma che una volta sazi se ne vanno per
i fatti loro, sordi a ogni comando. Amedeo sa prendersi la propria libertà,
si fa i suoi giretti, torna sempre puntuale e accorre al mio richiamo. Una
cosa che ancora non so spiegarmi è il fatto che sembra capire quanto tempo
può stare in giro. Al sabato, mentre io lavo la macchina, o pulisco nel
cortile, è capace di andarsene per i fatti suoi nei campi e star via anche
più di un’ora. Durante la settimana, se lo libero prima di andare al lavoro
o nella pausa pranzo, si fa la sua corsa di dieci minuti e prima che parta è
già a casa puntualissimo.
Si è dimostrato molto obbediente e desideroso di compiacere e soprattutto
molto pulito, fin dal primo giorno. Non avrei certo immaginato che un cane
adulto del canile finisse addirittura per sporcare nella cassettina come i
bolognesi. Non ha mai sporcato in casa e nemmeno nel cortile contro i muri o
le ruote delle auto.
Ha imparato a mettersi seduto, a terra, a camminare al piede, a saltare in
macchina, ad andare a cuccia, a dare la zampa e a stare in piedi su due
zampe.
Si è adattato benissimo alla sua nuova vita, affezionatissimo a me e a mia
nonna, che era molto scettica sulle capacità affettive di un cane adulto. E
adesso sostiene che Amedeo sia il più intelligente tra tutti i cani che ha
avuto. In realtà è solo il più adatto alle sue esigenze.
Quindi tutto è filato liscio. L’unico problema che ho avuto è stata una
certa aggressività verso gli altri maschi. Probabilmente un comportamento
maturato in canile dove quasi tutti i cani sono litigiosi e si minacciano l’
uno con l’altro attraverso le reti dei box. Dopo qualche insegnamento il
problema è decisamente ridimensionato e ultimamente non passa giorno che non
incontri durante le passeggiate altri maschi, nei confronti dei quali Amedeo
è ormai totalmente indifferente.
Per quanto mi riguarda, quindi tutto positivo e non posso che incoraggiare
una scelta di questo tipo. L’importante è essere coscienti di quello che si
fa, scegliere un cane adatto alle proprie esigenze e saper valutare e
prevenire tutte le incognite che possono presentarsi, in modo da aver sempre
pronto un rimedio per qualsiasi eventuale difficoltà.
Denis