Visto che me lo chiedi, provo a risponderti. Innanzitutto la caccia in
montagna e' fatta di grande passione e rispetto per i luoghi ove si svolge
( n.d.r. molti dei meriti della conservazione della montagna e della sua
fauna sono da attribuire ai cacciatori di montagna) e un
grande amore
per quelle razze di cani piu' idonee a praticarla, soprattutto, nell'ordine
per me , setters e pointers. Io ritengo, in generale, il pointer, grande
fermatore, meno adatto del setter soprattutto per la delicatezza del piede e
l'irruenza dell'azione, questo vale per il centro nord, nel sud forse e' piu
adatto il pointer che meglio resiste alle al clima arido. Io preferisco il
setter anche perchè e' molto piu' godibile di un pointer quando non va a
caccia. Perche' la caccia in montagna e il bosco di montagna? Perche' solo
in questi posti sono rimasti selvatici veri, ovvero animali mai ripopolati
dall'uomo o modificati con incroci voluti dal suo capriccio. Il cane da
caccia, e soprattutto i setters e i pointers, si esaltano soprattutto a
contatto di un selvatico che ha il comportamento da " selvatico ",
appunto.
Esaltarsi significa tirar fuori tutte le risorse e la classe, che
questi
cani dispongono, per costringere il selvatico alla ferma. Il setter inglese
è un cane con una psiche e degli atteggiamenti si molto vicini a
quelli di
un felino, il suo modo di avvicinare la selvaggina e' paragonabile a quello
di un grande carnivoro africano, leone, leopardo, ghepardo. Il sistema di
cerca , il galoppo spigliato e radente mai impetuoso, il modo prudente di
accostare la selvaggina e di andare in ferma del setter, sono di una tale
armoniosità ed espressione da trasmettersi all'uomo che l'accompagna: i
rallentamenti improvvisi per meglio indagare una emanazione, l'abbassarsi
vicino terra fino a toccare la " pancia" nell'avvicinarsi al selvatico
, il
masticar l'aria , durante la ferma, in direzione della posizione del
selvatico, generano grandi sensazioni emotive. Sembra quasi essere al
posto
del setter, io ,a volte, mi ritrovo inconsapevolmente a camminare con
passo silenzioso e felpato nell' accompagnare l'azione dei mie cani, un po'
immedesimandomi in essi. Il setter diventa magnifico quando si accorge che
la selvaggina cerca di sottrarsi di pedina, e ti trasmette le sensazioni che
prova : con il naso che segue l'effluvio cerca di seguirne gli spostamenti
nascondendosi tra l'erba e scivolando tra i sassi, facendosi il piu' piccolo
possibile, arrestandosi ad ogni sosta del selvatico . E' seguendo il cane in
questa fase che si rischia, senza metafore, l'infarto. Le sensazioni che
trasmette il cane fanno sudar freddo e venire la pelle d'oca, io non porto
il cardiofrequenzimetro, ma sento i battiti del cuore provenire fuori dal
torace. Le braccia sembrano perdere forza e si regge con fatica il fucile o
la macchina fotografica.
--
Ciao
Angelo
>
>ti chiedo di spiegarmi (anche
> in privato) che emozione si prova, ho letto il tuo post più sotto e
nel
> leggerlo ho provato un'emozione forte di contatto con la natura e questo
mi
> piace, mi ha fatto vivere emozioni che io non potrò mai provare. Grazie
> Ciao
> --
> Paola e il piccolo zoo
>
> http://members.xoom.it/tequyla